Provincia di Varese
Bruciata la targa dell’Anpi

Arcisate - Appiccato il fuoco all’ingresso, a novembre minacce al presidente della sezione cittadina che risponde: «Noi non ci tireremo indietro»


Ignoti nella notte tra il 3 e il 4 marzo hanno bruciato la targa della sede dell’Associazione nazionale partiginani di Arcisate. Ancora una volta, dopo le minacce e i vandalismi alla festa dei tunisini, si tratta di un atto di vandalismo di stampo neo-fascista e ancora una volta contro l’Anpi di Arcisate. Da novembre dell’anno scorso a marzo è la seconda volta che accade. Daniele Resteghini, presidente della sezione, non si fa intimorire da questi atti:«Nonostante le minacce di morte e nonostante quest’atto codardo noi non ci tiriamo indietro - spiega con orgoglio - siamo consapevoli dell’esistenza di gruppi organizzati in tutta la provincia e il nostro territorio non è esente».

In questo caso i vandali hanno divelto l’insegna della sezione per poi darle fuoco a ridosso della porta di ingresso. Gli autori del gesto si sono accaniti anche sul materiale affisso alla vetrina, risparmiando un manifesto del sindacato in vista della Festa della Donna. Il vicepresidente del Comitato Provinciale Anpi di Varese, Enzo Clerici, ha dichiarato che «La precisa volontà di colpire l’Anpi nella sede del coordinamento della Valceresio e l’inequivocabile matrice neofascista di questo gesto, appaiono chiare». Il gesto arriva a pochi giorni dalla visita di Nedo Fiano in una scuola di Clivio dove ha tenuto una lezione sui campi di concentramento.

A quaranta giorni dalle elezioni politiche e provinciali, Arcisate e la Valceresio fanno di nuovo da sfondo a gesti di intolleranza e violenza contro l’associazione che più d’ogni altra difende i valori di uguaglianza e tolleranza della Costituzione nel 60°anniversario della promulgazione. Delle indagini si occupano i Carabinieri della Stazione di Arcisate.

Mercoledi 5 Marzo 2008

Orlando Mastrillo

orlando.mastrillo@varesenews.it

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Giovedě, 06 marzo 2008