La barbarie non è lontana da noi, è nelle nostre strade e nei nostri cieli.
Martedì 20 maggio, allalba, lirruzione delle forze dellordine nel campo nomadi presente nel territorio del mio comune,
Monserrato, alle porte di Cagliari, con il dispiegamento di elicotteri che hanno sorvolato le nostre case per ore.
Conosco i "rom" perchè frequento il loro campo: i bambini e i ragazzi frequentano le nostre scuole...La maggior parte di loro
è scappata dalla guerra in Bosnia (ricordate la pulizia etnica?). Persone che vivono qui da più di dieci anni; solo perché
qualcuno non ha il permesso di soggiorno è ora considerato clandestino e ha ricevuto lordine di lasciare lItalia entro 5
giorni...Conosco una persona (che io chiamo Marco) che vive chiedendo lelemosina con molta dignità alla porta della chiesa
parrocchiale, non ha commesso nessun reato, è conosciuto da tutti. Non ha nessuno nel Paese di provenienza, ha diversi
problemi di salute, è ipovedente... Per il governo italiano è un pericolo o un incomodo, un ingombro da rimuovere. Mercoledì
sera sono stato al campo per solidarizzare con gli amici rom e dire loro che non tutti gli italiani sono daccordo con queste
modalità razziste e xenofobe.
Con i bambini a scuola abbiamo conversato, riflettuto su ciò che sta accadendo. I bambini rom sono stati svegliati nel cuore
della notte e hanno visto i carabinieri entrare nelle loro case...
Insieme abbiamo composto una poesia: ANCHE I BAMBINI ROM SONO BAMBINI!
Anche i bambini rom sono bambini come noi: hanno due occhi belli per guardare; hanno la bocca per gustare, per cantare; hanno due mani per salutare, per accarezzare, per disegnare come noi, come noi.
Anche i bambini rom sono bambini come noi: hanno due gambe per correre, ballare; hanno un cuore grande per amare come noi, come noi! Classe 2a C
Lunedì, 26 maggio 2008
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