Caccia al "rom" - riflessione
ANCHE I BAMBINI ROM SONO BAMBINI!

di Pierpaolo Loi

La barbarie non è lontana da noi, è nelle nostre strade e nei nostri cieli.

Martedì 20 maggio, all’alba, l’irruzione delle forze dell’ordine nel campo nomadi presente nel territorio del mio comune, Monserrato, alle porte di Cagliari, con il dispiegamento di elicotteri che hanno sorvolato le nostre case per ore.

Conosco i "rom" perchè frequento il loro campo: i bambini e i ragazzi frequentano le nostre scuole...La maggior parte di loro è scappata dalla guerra in Bosnia (ricordate la pulizia etnica?). Persone che vivono qui da più di dieci anni; solo perché qualcuno non ha il permesso di soggiorno è ora considerato clandestino e ha ricevuto l’ordine di lasciare l’Italia entro 5 giorni...Conosco una persona (che io chiamo Marco) che vive chiedendo l’elemosina con molta dignità alla porta della chiesa parrocchiale, non ha commesso nessun reato, è conosciuto da tutti. Non ha nessuno nel Paese di provenienza, ha diversi problemi di salute, è ipovedente... Per il governo italiano è un pericolo o un incomodo, un ingombro da rimuovere. Mercoledì sera sono stato al campo per solidarizzare con gli amici rom e dire loro che non tutti gli italiani sono d’accordo con queste modalità razziste e xenofobe.

Con i bambini a scuola abbiamo conversato, riflettuto su ciò che sta accadendo. I bambini rom sono stati svegliati nel cuore della notte e hanno visto i carabinieri entrare nelle loro case...

Insieme abbiamo composto una poesia:

ANCHE I BAMBINI ROM SONO BAMBINI!

Anche i bambini rom
sono bambini come noi:
hanno due occhi belli
per guardare;
hanno la bocca
per gustare, per cantare;
hanno due mani
per salutare, per accarezzare,
per disegnare
come noi, come noi.

Anche i bambini rom
sono bambini come noi:
hanno due gambe
per correre, ballare;
hanno un cuore grande
per amare
come noi, come noi!


Classe 2a C



Lunedì, 26 maggio 2008