INTERNAZIONALE 10/7/2008 8.29
“Il mondo intero attraversa negli ultimi decenni una crisi economica e sociale di estrema gravità”: si apre così la
dichiarazione finale del "Vertice dei poveri" o VII Forum dei popoli, svoltosi a Koulikoro, in Mali, contrappunto del G8 di
Hokkaido. La crisi, continua il documento, è causata “da un’offensiva del capitale finanziario internazionale che si
traduce nella distruzione sistematica delle conquiste dei lavoratori, nella militarizzazione delle relazioni
internazionali, nell’intensificarsi delle guerre, delle conquiste coloniali e imperialiste (Iraq, Afghanistan, Palestina),
nel ricatto nucleare, nella criminalizzazione dell’immigrazione, nell’impennata dei prezzi dei carburanti, nella crisi
alimentare, nelle sempre più folli e assassine riforme del Fondo monetario internazionale, della Banca Mondiale e
dell’Organizzazione mondiale del commercio, nelle privatizzazioni anarchiche di settori vitali delle economie”. Gli oltre
1000 rappresentanti di organizzazioni della società civile proveniente da tutti i continenti denunciano imoltre quel che il
G8 non dice: per esempio il sospetto che la crisi alimentare mondiale sia creata artificialmente per favorire
l’introduzione in agricoltura degli organismi geneticamente modificati (ogm), soprattutto nei paesi del Sud del mondo; e
hanno ricordato dati scomodi, come l’irrisoria cifra di 39 miliardi di dollari che il G8 nel 2005 si è impegnato a
cancellare per il debito estero dei paesi poveri mentre lAfrica affonda in un debito complessivo di 215 miliardi di
dollari e l’America Latina ne deve 723 miliardi. Il Forum ha anche ricordato uno dei paradossi mortali della civiltà
contemporanea: “mentre il mondo ha bisogno soltanto di 30 miliardi di dollari l’anno per rilanciare l’agricoltura e
sradicare definitivamente la fame, 1200 miliardi vengono spesi in armamenti e 862 milioni di persone muoiono di fame”. Il
documento, nella sua seconda parte, include proposte di soluzione dei problemi discussi: “la cancellazione del debito
estero dei paesi poveri”; “la revisione di politiche commerciali liberiste, fonte di ineguaglianze e d’ingiustizie e la
promozione di politiche commerciali socialmente giuste e ecologicamente sostenibili”; “la soppressione della Banca Mondiale
e del Fondo monetario internazionale, sostituiti da una Banca del Sud che privilegi una cooperazione allo sviluppo su basi
giuste ed eque”; “la fine delle privatizzazioni nei paesi del Sud del mondo, controllate dalle multinazionali favorite
dall’Organizzazione mondiale del commercio”; e infine, ma non meno importante “l’annullamento delle direttiva rimpatri
dell’Unione Europea” e la fine di una “politica repressiva e razzista sulle migrazioni”. Ai governi dei paesi del Sud del
mondo il Forum chiede: più trasparenza, lotta alla corruzione, migliori politiche per l’agricoltura, fine delle
privatizzazioni e più investimenti in sanità ed educazione.
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Giovedì, 10 luglio 2008
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