Un dubbio coglie tutti noi: forse Marcello Pera è totalmente idiota?
di Piero Sansonetti
Il discorso pronunciato a Rimini contro il meticciato e a favore della
violenza
Sapete chi è Marcello Pera? E il presidente del Senato, la seconda autorità della Repubblica, formalmente il vice di Ciampi. Questo Pera se ne è andato a Rimini domenica al meeting di "Comunione e Liberazione" (organizzazione cattolica abbastanza tradizionalista) e ha tenuto il discorso dapertura. Dicono le biografie di Pera che lui è un liberale, non cattolico, non religioso, forse ateo. Però a Rimini si è presentato come il vero interprete della cattolicità e ha pronunciato un intervento da fondamentalista cristiano - un po come quei cristiani delle sette americane della "supremazia ariana", legate al Ku Klux Klan - e il suo intervento, in diversi passaggi, ha fatto inorridire il pubblico supercattolico di Cl. Nel suo impianto, il discorso di Pera assomigliava moltissimo a certi discorsi di Goebbels o di Goering, i due gerarchi hitleriani: appena un po ammodernato. Cosa ha detto? Riassumiamo. Primo punto: la democrazia e la libertà sono valori relativi e non funzionano. Lunico valore che conta è il bene. La politica si deve fare per affermare il diritto del bene sul male non quelli della democrazia sulla dittatura o della libertà sul dominio. Dice Pera: se con un sistema democratico vince il male, è forse un bene? No, è un male. E meglio il dominio del bene sul male che la vittoria ai voti del male sul bene. Già, ma il bene di chi? Nostro, dice Pera. Nostro di chi? Di noi occidentali, e nel modo in cui usa la categoria di occidentali si sente lidea di razza. Razza occidentale, concetto più ampio di quello di Goebbels, che parlava di razza ariana. Ma come si fa - chiede Pera - a difendere il bene di questa razza, se non si difende questa razza, e si permette che essa sia corrotta da matrimoni misti e dal meticciato, cioè dalla confusione con altre razze, che vanno considerate per quello che sono, inferiori alla nostra perché hanno civiltà, culture, modi di pensare inferiori? Non si può, e dunque bisogna innanzitutto difendere la razza, impedendo il multiculturalismo e usando ogni mezzo per convincere gli inferiori che sono inferiori, e se non si convincono bisogna ricorrere alla violenza, alla forza delle armi. Pubblicato su Liberazione del 24 agosto 2005. Piero Sansonetti è direttore di Liberazione Giovedì, 25 agosto 2005 |