Osservatorio sulla criminalità
Urgente solidarietà a Sindaco Riace unico borgo parte civile processo mafia

di Germana Pisa

Gentile direttore
Riace è un bellissimo borgo ed ha un sindaco - Domenico Lucano - meraviglioso; che si trova in una situazione cruciale. Che si appresta a compiere un gesto estremamente importante: modificare lo Statuto del Comune inserendovi l’impegno a costituirsi parte civile in ogni processo per mafia. E il primo esempio sarà il processo per l’uccisione di Gianluca, l’imprenditore ucciso a Siderno nel 2005. Riace è oggi l’unico paese della Locride ad essersi costituito parte civile in questo processo, l’unico dopo l’appello del padre dell’ucciso, Mario Congiusta.
Di seguito porto elementi di conoscenza della vicenda, come io li ho avuti ( e anche uno scritto meno recente che illustra l’esperienza di accoglienza e turismo di Riace). Dico subito che la seduta del Consiglio Comunale in cui si deciderà di cambiare lo statuto di Riace è imminente, il 22, tra due giorni e che la richiesta qui è di far pervenire attestati di solidarietà al sindaco Domenico Lucano prima di quella data!
Grazie dell’attenzione
Germana Pisa
(Milano)


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Descrizione dei fatti


A seguito dell’appello lanciato alle Istituzioni da Mario Congiusta, insieme ad alcuni giovani della Locride, perchè si costituissero parte civile nel processo per l’uccisione del giovane figlio Gianluca, imprenditore ucciso dalla mafia a Siderno nel 2005, che vede imputato dei reati di associazione di stampo mafioso ed altro il cosidetto "clan Costa", l’unico comune che ha risposto è stato quello di Riace; il sindaco Domenico Lucano ha incontrato Mario Congiusta e ha convocato una seduta del consiglio comunale per martedì 22 gennaio con un solo punto all’ordine del giorno, quello di modificare lo Statuto e inserire una nuova disposizione che impegna il Comune a costituirsi parte civile in tutti i processi per mafia della Locride. E’ un atto molto concreto ma anche molto pericoloso per il piccolo Comune.
Domenico sostiene che una volta introdotto questo articolo per chiunque venga in seguito ad amministrare il Comune diventa difficile cancellarla perché immediatamente per la Prefettura sarebbe un segnale. Domenico Lucano ha rilasciato dichiarazioni che lo espongono molto e fra l’altro ha detto che lui si sente più vicino e aderente alla Rete dei Comuni Solidali, più che all’Associazione Comuni della Locride i quali non si espongono mai e non prendono posizione su nulla.
Per informazione allego alcuni articoli apparsi sui giornali della Locride e attraverso google provate a cercare -domenico lucano- e -quotidiani della locride- per continuare nell’informazione.
E’ evidente che la presa di posizione politica di Domenico Lucano è molto coraggiosa e non può essere lasciato solo: facciamo in modo che il fax (0964/778016) del comune di Riace venga sommerso da numerosissimi comunicati di sostegno perchè il comune, modificando lo statuto, si possa costituire parte civile in questo processo, facendo anche circolare questo invito ad istituzioni del nord e non solo, alle associazioni, a tutti i gruppi, persone che credono sia possibile liberarsi dalla mafia con azioni trasparenti. Parallelamente al fax inviare anche una mail (per maggior sicurezza) a citta.futura@tiscali.it e ufficiotecnico.riace@libero.it.
Un comunicato di sostegno con un testo comune è in preparazione e sarà fatto circolare a partire da domenica 20 gennaio.
Grazie

M.R.

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Articolo della vedova Fortugno (sig.a Laganà) sulla decisione del sindaco di Riace Domenico Lucano di costituirsi parte civile al processo Congiusta, un giovane imprenditore di Siderno ucciso dalla mafia nel 2005.


Laganà (Pd): "Dal Sindaco di Riace un esempio per la locride"
11/01/2008 "Sono con la massima partecipazione a fianco del sindaco di Riace, Domenico Lucano, che, primo fra tutti, e sganciato da ogni consorteria, ha deciso di convocare il consiglio comunale con la proposta di modificare lo statuto e prevedere l’obbligo dell’ente dallo stesso guidato, a costituirsi parte civile in tutti i processi di mafia". E’ quanto afferma, in una nota, l’on. Maria Grazia Laganà Fortugno componente della Commissione parlamentare antimafia. "La campagna lanciata dal comitato spontaneo per la vita, la libertà e la giustizia, che di recente si è costituito nella Locride, - prosegue Laganà - rappresenta un momento fondamentale per la Locride e per la Calabria e quasi una condizione perché un nuovo corso della politica si faccia avanti con atti concreti. L’azione del sindaco Lucano, che da sempre è impegnato con analisi ed interventi di grande acume politica e culturale, va vista come un segnale fondamentale per la coscienza civile della Locride e deve servire da monito per quella classe politica che ritiene opportuna la ’pacifica convivenza’, e spesso dimentica chi ha perso la vita perché, quella pacifica convivenza, l’ha rifiutata con tutte le forze". A parere della parlamentare "ha ragione, il sindaco di Riace, quando dice che è necessario recidere ogni legame con la cultura mafiosa, fatto di omertà, di tacite connivenze e di collateralismo. Domenico Lucano ha portato nella pratica politica una ventata nuova, uno stile nuovo, partecipativo, solidale e attento alle istanze del territorio. Non più lobbismo clientelare, ma attenzione ai programmi capaci di animare e motivare culturalmente i giovani e le giovani, l’imprenditoria giovanile, le iniziative per la difesa del territorio, la valorizzazione delle sue ricchezze naturali, paesaggistiche e produttive". "Quindi, tutto il mio sostegno incondizionato - conclude Laganà - va al sindaco Lucano, e a tutta l’amministrazione comunale. Sono al loro fianco, nel nuovo percorso intrapreso, che è speranza per i cittadini onesti e timore per g!
li altri
. Con l’augurio che, altre amministrazioni comunali della Locride e della Calabria, sull’esempio di Riace, accolgano l’appello del comitato per la vita, la libertà e la giustizia".
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Da Calabria Ora giovedì 10 gennaio ’08
intervista al sindaco di Riace Domenico Lucano "Non si spende un centesimo per incentivare la politica sociale. C’è invece la corsa per l’opera pubblica. Una spesa folle che alimenta una spesa economica collaterale spesso collusa. Perché? Perché non puoi fare altrimenti quando per vincere le elezioni chiedi sostegno a certi ambienti, poi ti prestano il conto. Così smarriamo il senso del ruolo di amministratori, deturpiamo il territorio e finiamo di essere tutti complici del sistema malato. Non so più di chi fidarmi, solo di Mario Congiusta perché leggo nei suoi occhi leggo la lotta disperata per la verità. Per questo ho subito firmato. Mi ricordo dopo la morte di Fortugno, le fiaccolate i consigli comunali aperti, tutti con fascia davanti alle telecamere. Con le parole tutti siamo bravi a lottare contro la n’dranghete, ma davanti ad un tribunale ci tiriamo indietro. Questa è antimafia spettacolo."
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Riace turismo accoglienza articolo pregresso
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Domenica, 20 gennaio 2008