in diverse città italiane (Firenze, Milano, Roma, Rimini, Napoli e tante altre) avranno luogo veglie di preghiera in ricordo delle vittime dell’omofobia, ovvero della violenza irrazionale contro gli omosessuali.
Questa iniziativa, lanciata dal gruppo Kairòs di Firenze, è stata subito accolta e fatta propria dagli altri gruppi di cristiani omosessuali, una realtà non molto conosciuta dal grande pubblico. Eppure i gruppi di cristiani omosessuali esistono da molto tempo in Italia anche se nella Chiesa “ufficiale” sono praticamente invisibili, ma non si nascondono. Si riuniscono, si parlano, si aiutano e dialogano, per quanto possibile. Sono una comunità di comunità sparse sul territorio, nelle metropoli come in provincia, da Torino a Catania passando per Firenze, Roma e Napoli ed in molti altri centri. Sono nati negli anni ottanta, nei centri ecumenici piemontesi, quando, nei campi estivi, si cominciava a parlare di “Fede e omosessualità”, un tabù per tutti, fino a quel momento. E ancora oggi continuano il loro cammino di fede e di speranza, continuando a confrontarsi con la Chiesa di cui si sentono parte.
E’ stata scelta la data del 28 giugno in maniera non casuale, questa non è una data qualsiasi per gli omosessuali di tutto il mondo. E’ il giorno in cui si ricorda la rivolta di Stonewall (New York), quando, nel 1969, un gruppo di omosessuali reagì alle ormai quotidiane violenze della polizia, chiedendo dignità e giustizia. Purtroppo nel mondo e in Italia, sono ancora troppi gli episodi di omofobia sociale, di violenza fisica e morale, di disperazione a cui sono sottoposti molti omosessuali che, in alcuni paesi non europei sono oggetto di condanna alla pena capitale o a numerosi anni di carcere mentre in Italia i gay subiscono spesso gravi discriminazioni sociali che, a volte, sfociano in atti di violenza gratuita.
Il 28 giugno perciò avranno luogo non una, ma tante veglie in alcune città italiane per ricordare e pregare per le vittime dell’omofobia, condividendo insieme agli altri la nostra sete di speranza e di giustizia perché cessi questa inumana violenza. Ma non vuole essere solo una preghiera recitata ad alta voce in un luogo di culto. Non solo una ricerca di visibilità fine a sé stessa, ma vuol’essere una “Liturgia della Parola” in cui la parola del Vangelo tenterà di esprimere qualcosa di importante e di dar voce, nel ricordo, a chi la propria voce non può più farla sentire ed un momento di comunione tra i gruppi di credenti, omosessuali e non, e di fratellanza tra cattolici e non cattolici, credenti e non credenti, oltre che un momento di TESTIMONIANZA cristiana.
Per raccontare queste veglie e le tante vite spezzate e oltraggiate dall’ordinaria omofobia, è nato anche un sito internet che raccoglie documenti, articoli, storie, voci e frammenti di vita consultabile all’indirizzo http://www.kairosfirenze.it/28giugno.htm
Per maggiori informazioni: info@kairosfirenze.it
CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE
------------------------------ Gruppo Kairos - Cristiani e cristiane omosessuali di Firenze sito Web: http://www.kairosfirenze.it Blog: http://kairosfirenze.splinder.com Email: kairosfirenze@yahoo.it - kairosfirenze@gmail.com
Venerdì, 08 giugno 2007
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