Vi racconto la mia storia quando un giorno si è spalancato un mondo diverso
Essere genitore di un figlio omosessuale
di MILA BANCHI
Nessuno sceglie di essere omosesssuale, ognuno è libero di decidere come vivere, la condizione dellomosessuale in Italia è complessa, circondata da sospetti e assenza di dialogo
PRESENTANDOMI a voi, spero non rimaniate condizionati dal mio ruolo nellAssociazione genitori parenti e amici di omosessuali (Agedo) per la quale sono rappresentante nella sezione territoriale di Livorno. Vorrei che mi ascoltaste solo come si ascolta un genitore che racconta il suo percorso familiare. Sarò forse un po lunga, ma non è facile cercare di far conoscere un vissuto in maniera obiettiva a chi magari non ha sentito parlare di certi argomenti che in certi termini «teologici» o «scientifici». Ho avuto la fortuna di partecipare a gruppi di lavoro nelle chiese battiste della Toscana riguardanti le benedizioni delle coppie omosessuali e in queste occasioni ho capito che ci sono strade che portano lontano dallessere informati in modo completo e corretto, perché, se da una parte si ricorre a usare una conoscenza riferita solo a una piccola corrente integralista, dallaltra mancano gli strumenti per rispondere anche da un punto di vista teologico, ma per questo non mi ritengo di certo una persona in grado di dare delle risposte. Dunque, mi sento in dovere di mostrare una strada tra la confusione di informazioni che vi vengono date, per fornire gli strumenti necessari per poter arrivare a capire che cosa significa veramente essere omosessuali. Ecco la mia storia: ho due figli, un maschio e una femmina, il più piccolo a 17 anni ci ha detto di essere omosessuale. Come lha capito? Si è innamorato. Sapete che cosa è successo alla mia famiglia e a me personalmente? Che dopo aver allevato i figli con amore, cercando di dar loro senso dellonestà e giustizia, sei costretto a dire che in un certo modo li hai imbrogliati. Dovè lamore, se quel Dio che tu hai indicato come accogliente e illuminante non capisce il loro di amore? Dovè la giustizia se questo mondo di «peccatori», come dicono le chiese, lascia che alcuni di questi «peccatori» si sentano superiori e dalla parte del giusto rispetto agli altri? No signori, mi sono ribellata a tutto questo. La mia famiglia è stata capace di capire la lezione di sincerità, di dignità e coraggio che ci ha dato il nostro ragazzo. Sono fortunata per la sincerità che trovo sempre in mio figlio, ma mi fa troppo male il velo di tristezza che attraversa i suoi occhi, quando lui, cattolico osservante, si sente offeso dai rappresentanti della sua chiesa e del suo Stato nel momento in cui gli vengono negati i diritti che stanno alla base del consolidamento della felicità e della dignità di ogni persona. Quanti ragazzi e ragazze vanno persi nel mondo del dolore per lignoranza di chi non vuol vedere. Si parla di «scienza» in un documento che ho potuto leggere ultimamente e quello che vi si dice in riferimento allomosessualità è a dir poco sconcertante. In tutti questi anni non ho mai creduto di poter stare vicino ai ragazzi senza formarmi prima una conoscenza e una coscienza obiettiva su queste tematiche. LOrganizzazione mondiale della Sanità nel 1983 ha definito lomosessualità come «variante naturale dellorientamento sessuale-affettivo della persona umana». Nel 1987 lAssociazione psichiatrica americana ha eliminato anche lomosessualità egodistonica dalledizione riveduta del Dsm III R* in quanto «tale categoria diagnostica poteva far pensare allomosessualità come a qualcosa di patologico in sé», interpretando il disagio egodistonico (vedi anche omofobia interiorizzata) come processo evolutivo e non come sindrome a se stante. Nel Dsm IV pubblicato nel 1994 la posizione è rimasta inalterata (Pietrantoni 1999) e nel 1985 la maggiore associazione psicologica mondiale (Associazione Psicologi Americani) ha creato la Divisione 44 dedicata allo studio delle tematiche gay e lesbiche alla quale attualmente si contano più di 2000 iscritti. Nel 1990 anche in Europa è nata lEuropean Association of Lesb Gay and Bisex Psychology e nel 1998 la British Psychological Society ha fondato una sezione dedicata alla psicologia gay e lesbica. Al momento, e per semplificare largomento, le maggiori associazioni mondiali di psichiatri e psicologi lavorano nel rispetto di quanto asserito dallOrganizzazione mondiale della Sanità. Potete consultare riguardo a quella che Nicolosi definisce terapia riparativa, Gay e lesbiche in psicoterapia, di Paolo Rigliano e Margherita Graglia(2006), con particolare riferimento al capitolo IV. Potrei citare dati e autori a non finire, ma voglio concludere con la mia esperienza di volontaria Agedo e mamma. Da anni svolgo per lassociazione servizio di counseling telefonico (dopo aver ricevuto unadeguata formazione per farlo) e vi posso assicurare che mi convinco sempre di più di quello che un giorno ho sentito dire dallo scrittore Piergiorgio Paterlini: «nessuno sceglie di essere omosessuale, ma ognuno è libero di scegliere come vuole vivere». La ricerca di una via facile per raggiungere una «buona qualità di vita», può indurre a fare scelte che poi vengono pagate: al telefono non sempre sono genitori che cercano condivisione di esperienze o ragazzi che hanno scoperto che non è poi così facile parlare con gli adulti che hanno intorno, sono anche adulti che hanno scelto di essere eterosessuali per spinte esterne, timori personali, e non riescono più a sopportare il male che si sono fatti e stanno facendo vivendo nella menzogna. Parlando per luoghi comuni, il mestiere di genitore ai nostri tempi, o forse da sempre in realtà, non è dei più facili, qualcuno è un tantino più fortunato però, e io ritengo di appartenere a questa categoria. * Per Dsm si intende il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), pubblicato dallAmerican Psychiatric Association (Apa), nel 1994. La prima edizione risale al 1952. Il presente articolo è tratto da Riforma - SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Anno143 - numero 39 - 12 ottobre 2007. Ringraziamo la redazione di Riforma (per contatti: www.riforma.it) per averci messo a disposizione questo testo Mercoledì, 17 ottobre 2007 |