« Criticai Ratzinger sui gay: fui cacciato dal seminario »

di Alessio Corazza, 22/04/2005 - Corriere del Veneto

Fu allontanato dal seminario di Lodi perché le sue posizioni erano troppo « progressiste » : le critiche alla lettera del 1986 dell’allora cardinale Ratzinger sulla « cura pastorale degli omosessuali » gli costarono anche la cattedra all’Università Cattolica di Milano...

[prima pagina]VERONA — Fu allontanato dal seminario di Lodi perché le sue posizioni erano troppo « progressiste » : le critiche alla lettera del 1986 dell’allora cardinale Ratzinger sulla « cura pastorale degli omosessuali » gli costarono anche la cattedra all’Università Cattolica di Milano. « In certi ambienti mi hanno anche accusato di gettare confusione nel popolo di Dio » . Oggi, don Domenico Pezzini insegna letteratura e linguistica inglese all’Università di Verona ( « qui ho trovato ospitalità » , dice) e nella sua città natale, Lodi, fa da guida spirituale ad un gruppo di omosessuali cattolici. « Nell’ambiente gay anche cattolico il nome di Ratzinger non ha certo buon corso dice ma tutti dal Papa in giù sanno che la Chiesa si fa con gli uomini, non con le astrazioni. Al di là di quello che dice la dottrina, se da me viene un cattolico omosessuale mica posso cacciarlo. Che direbbe Gesù? » .
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« Criticai Ratzinger sui gay: mi cacciarono dal seminario »

Don Pezzini: seguo gli omosessuali cattolici La dottrina? La Chiesa è fatta dagli uomini »

VERONA — Fu allontanato dal seminario di Lodi perché le sue posizioni erano troppo « progressiste » : le critiche alla lettera del 1986 dell’allora cardinale Ratzinger sulla « cura pastorale degli omosessuali » gli costarono anche la cattedra all’Università Cattolica di Milano. « In certi ambienti mi hanno anche accusato di gettare confusione nel popolo di Dio » . Oggi, don Domenico Pezzini insegna letteratura e linguistica inglese all’Università di Verona ( « qui ho trovato ospitalità » , dice) e nella sua città natale, Lodi, fa da guida spirituale ad un gruppo di omosessuali cattolici. « Nell’ambiente gay anche cattolico il nome di Ratzinger non ha certo buon corso dice ma tutti dal Papa in giù sanno che la Chiesa si fa con gli uomini, non con le astrazioni. Al di là di quello che dice la dottrina, se da me viene un cattolico omosessuale mica posso cacciarlo. Che direbbe Gesù? » .

Per la sua storia e la sua esperienza, don Pezzini conosce bene il mondo degli omosessuali cattolici. « E’ un fenomeno che ha preso piede e cresce e la Chiesa deve tenerne conto; è importante sottrarre l’omosessualità dalla visione totalitaristica della dottrina. Oggi la morale sessuale non può più essere proposta come era prima » . Eppure, nonostante le posizioni più volte espresse da Ratzinger sugli omosessuali, don Pezzini non vede nel Pontificato di Benedetto XVI una caratterizzazione anti gay. « Mi metto nei panni di chi guida la Chiesa, ci deve essere un certo rigore. Ma ricordo le parole di Ratzinger quando era ancora cardinale: la fede consiste nella comunione tra il credente e Gesù. In questo vedo un percorso in cui tutti si possono riconoscere » .

« I sentimenti dei cattolici omosessuali veronesi in reazione alla nomina a Papa di Joseph Ratzinger sono variegati racconta don Giovanni ( non pubblichiamo il cognome per richiesta di anonimato) che assiste uno dei gruppi organizzati di cattolici veronesi, che si riuniscono presso la Comunità Valdese. « Mi hanno telefonato in molti una volta saputo che proprio lui era stato eletto Papa, alcuni hanno detto che adesso si sarebbero fatti musulmani o buddisti. Ma suonavano più come battute di spirito che come propositi reali » . I cattolici omosessuali a Verona sono tanti assicura don Giovanni più di quanto non si creda » . Ci sono quelli che vivono con pace e serenità la propria condizione, quelli che al contrario non osano rivelarsi, quelli ben inseriti nelle attività delle parrocchie e nel volontariato e quelli che si confidano solo col loro parroco. Non si può dire che la nomina di Ratzinger non abbia allarmato molti di loro. « Alcuni mi hanno manifestato il timore che ora il processo della loro accettazione possa rivelarsi più difficile di quanto non è già oggi dice ma dall’altra parte ho riscontrato un inaspettato possibilismo.

C’è chi si riserva di giudicare il nuovo Pontefice dagli atti che compirà d’ora in avanti, chi invece è quasi contento perché Ratzinger, se non altro, ha avuto il merito di aprire il dibattito sul rapporto tra gli omosessuali e la Chiesa » . Era stato proprio il Vescovo di Verona padre Flavio Roberto Carraro, nel Te Deum di martedì, a dire che « quello che ha detto e scritto prima lo ha fatto quando non era Papa; ciò che fa oggi è diverso perché è assistito dallo Spirito Santo » . La pensa così anche don Giovanni: « I toni della nota pastorale dell’ 86 non erano per nulla pastorali, ma oggi che è diventato Pontefice le cose cambiano. E comunque la Chiesa vista dal basso è diversa da quella vista dall’alto » .

LA SCHEDA

IL PERSONAGGIO Don Domenico Pezzini, di origini lodigiane, è oggi professore ordinario di letteratura inglese all’Università di Verona. E’ uno dei sacerdoti di riferimento della comunità dei cattolici credenti in Italia. Il primo gruppo di discussione e confonto da lui creato è a Milano ed pubblica anche una rivista chiamata « Acqua di fonte » . Saggista conferenziere e scrittore, ha pubblicato diversi libri sulla condizione dei credenti gay e sul cammino di vita interiore della persona omosessuale.

I SUOI LIBRI Il suo ultimo libro si chiama « Le mani del vasaio: un figlio omosessuale. Che fare » , edito da Ancora Editore. Per le sue posizioni sugli omosessuali credenti, don Pezzini è stato al centro di alcune polemiche provenienti anche dall’ambiente cattolico.



Martedì, 26 aprile 2005