Omofobia anche a Reggio Emilia

di Cinzia Ricci

Carissimi, come sapete, nei giorni 21-22-23-24 Febbraio scorso, ho tenuto un seminario durante l’autogestione dell’Istituto Magistrale Matilde di Canossa, a Reggio Emilia (http://www.cinziaricci.it/seminario-intro.htm).
Successivamente al seminario e, peggio, alla pubblicazione delle pagine che lo raccontano, l’Istituto è stato fatto oggetto di telefonate anonime e mails denigratorie o ammiccanti certamente frutto della mente malata di solerti cittadini, genitori e studenti di sana e robusta costituzione eterosessuale, cattolica, incapaci di comprendere l’importanza del rispetto, del dialogo, del confronto, del pluralismo e della democrazia. Neanche la “rossa” Reggio Emilia è immune dall’omofobia, dal disprezzo verso gli altri.
Su richiesta del Preside e in accordo con lui, ho deciso di proteggere i professori, le ragazze e i ragazzi coinvolti direttamente o indirettamente nell’autogestione omettendone nomi e volti.
In un momento storico e politico come quello attuale, dove siamo costretti ad assistere all’inutile, fuorviante e tedioso dibattito sulla legittimità dei Dico, dove il Papa quotidianamente offende le persone omosessuali, incita all’odio verso di esse e minaccia chiunque dissenta con le sue pretese e i suoi diktat, questo accade.
Non sono in discussione i diritti di là da venire, ma quelli che stupidamente crediamo assodati e garantiti. Informazione, cultura, libertà di parola ed espressione, incolumità fisica e mentale, ne fanno parte. Diritti dei quali ci stiamo facendo depredare a malapena accorgendocene, a malapena lamentandoci. Quando non ne avremo più, forse, troveremo la forza e il coraggio di sollevare la testa e riprenderceli. In attesa che quel giorno arrivi e poiché indietro non si può tornare, non rimane che opporsi, denunciare e resistere, anche a costo della vita.
Cinzia Ricci, 17 Marzo 2007



Domenica, 18 marzo 2007