NOTAM
Lettera ad Ugo Basso

di Renzo Coletti.

Carissimo Dott. Basso,
ricevo regolarmente la rivista Notam, ma devo ammettere di non riuscire mai a leggerla completamente. Credo sia perfettamente inutile rivelare il mio disagio, ma è mia abitudine dire ciò che penso. Spesso lo dico con durezza e una apparente riottosità o presunzione, ma in realtà è solo legittima difesa. Nessuno più di un cittadino italiano, parlo solo di italiani per essere più preciso, ha mai potuto esprimere un parere o un giudizio sull’operato della Chiesa e quindi sullo Stato del Vaticano. Nessuno potrà mai farlo. Vi sono mille movimenti di varia ispirazione Cristiana o Cattolica, ma nessuno, e ribadisco nessuno, può mettere in discussione i dogmi che questa appartenenza o Fede richiede di accettare. Qualsiasi persona dotata di senso critico e una certa esperienza di vita, quindi un livello mentale "medio", se mi è consentita questa astrazione, può sentirsi libera in una realtà qualsiasi legata come detto a questa Fede e a questa dottrina. Il fatto di essere appunto "dottrina" la rende una realtà incontestabile ed oppressiva. Basti pensare ad una cosa semplicissima e che dovrebbe essere chiara a tutti e tutti dovrebbero comprendere come necessità primaria da cui creare un tentativo di rapporto reale con il "popolo". Già, quel popolo di dio e di Cristo che è sottomesso da una realtà che con Dio ha poco da spartire, se non nelle fantasie bigotte di preti, vescovi, cardinali, e il papa stesso con questo "popolo" oppresso ed emarginato, ma neppure con quello privilegiato e classe dominante. Inevitabilmente un Dio creatore, un dio padre, un dio che può intervenire nella Storia umana, deve schierarsi o contrapporsi ad una delle tante classi sociali che costituiscono ciò che sono i cittadini e uomini aappartenenti ad una nazione Stato. Ora vediamo come è possibile che il figlio di dio, Gesù, si schieri dalla parte dei poveri e degli oppressi, e parli d’amore e di perdono. Perdono per cosa? Per un peccato originale compiuto da una creazione di dio stesso? Ma chi è il responsabile di una creazione? Chi ha sbagliato le dosi di questo impasto tra bene e male? Naturalmente ecco entrare in ballo il "libero arbitrio" e direi anche il "non ci indurre in tentazione. Ti indico il male, ti ordino di non farlo, ti conosco e non si capisce come sia possibile che se ti conosco, ti abbia dato una mente ed una insaziabilità di conoscere, possa supporre che il frutto proibito non ti attragga e ti coinvolga. Certamente vi saranno migliaia di pagine scritte e infinite parole dette e stradette a giustificazione di queste contraddizioni, ma eccoci alla cosuccia semplice semplice che volevo proporre come discussione.
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano…": chiarissimo direi vero? Oppure…
Veh… semplifichiamo al massimo e parliamo proprio di pane. Si il pane… quel cibo che storicamente costituisce l’alimentazione base umana. (ovviamente si tratta di cereali e quindi di farina) Oggi nel 2009 il pane è praticamente un lusso insieme alla pasta. Ma c’è di più e di peggio: il pane nonostante costi carissimo, mai stato così caro,, fa letteralmente schifo. Sono un genovese ed i genovesi un tempo erano dei cultori del pane, famosi per la loro focaccia, ma anche per la farinata e tutto ciò che si ottiene dalla farina. Come fare per oppormi ad una cosa così inaccettabile e perversa? Posso forse dirlo al parroco? Pensa che mi starà ad ascoltare? Pensa che organizzerà qualcosa per impedire questa schifezza ormai dilagante a cui nessuno più osa opporsi? A chi debbo rivolgermi dunque? Ancora una volta a Dio? A gesù che indichi al panettiere ed alle multinazionali interessate la via della salvezza, soprattutto per chi non può più nutrirsi di pane e di chi lo mangia? Non riesco a capire di che farina sia fatto, non riesco a capire quale lievito venga usato, non riesco a capire la differenza di qualità tra pane e pane. Penso si tratti di una misciela micidiale in cui gli o.G.m. siano coinvolti pesantemente. Ecco… mi domando quindi: se non riusciamo a risolvere una cosa così semplice, così facile da capire, così presente nella cultura e citata persino nella preghiera più… inportante?… cattolica e cristiana…
Mi citi una sola motivazione per non essere presenti in uno sforzo di opposizione a questa ingiustizia. Mi citi una sola ragione per non impegnarci a fondo in questa lotta. Mi dimostri una qualsiasi prova che esiste una forma di impegno in tal senso. Ma allora…. Se una cosa così semplice, banale, importante, essenziale resta irrisolta, come si può pensare di risolvere qualsiasi altro problema? Leggo di "Patti lateranensi" leggo di convegni svoltisi a Firenze, di argomentazioni impegnative e profonde, ma di cosa stiamo parlando se non di fumo negli occhi e ipocrisia a tutto campo? E il pane? Vuole che parliamo di Acqua? Ricorda l’acqua di una sorgente e di un fiume? Ricorda l’acqua del mare? Non quello per i trasporti e i nuovi percorsi che il mercato ci impone e propone, ma il mare che era fonte di nutrimento, di ossigenazione, qquel mare in cui le onde ricordavano il respiro?
Vede caro dott. Basso dopo 2000 anni di cristianesimo, dopo secoli di Chiesa Cattolica, dopo una Storia delle religioni infinita e contraddittoria, siamo giunti al genocidio di massa, alla tortura sistematica di intere popolazioni, siamo giunti a barbarie mai così atroci e crudeli, siamo giunti alla miseria che è anche la meschinità, siamo giunti alla fine di una qualsiasi forma di comunità, a partire dalla più piccola come la famiglia, siamo giunti alla guerra permanente, al traffico di organi, alla commercializzazione di droga, armi, pornografia, sadismo, prostituzione, violenza, stupro, razzismo, oscurantismo, violenza psicologica, e può continuare da solo, quindi mi spiega a cosa è servito il vangelo, il cristianesimo, la Chiesa, il Vaticano e tutti i dogmi le certezze, le dottrine, le morali, le tolleranze, i dialoghi, le comprensioni ad esso collegati mi spiega perché dovrei ancora credere ad una sola parola che un prete, un vescovo, un cardinale, un papa, un cattolico qualsiasi dice e mi propone?
Forse leggerò qualche altra pagina, ma ciò che voglio dirle e voglio sia chiaro è che sarà uno sforzo sovrumano che solo la mia voglia di conoscenza, che quel dio creatore mi ha donato e per cui mi ha condannato, sarà la sola volontà che mi stimola a leggere.
Smetto e non correggo. Ho le dita che come sa la miastenia redne rigide e dolenti pertanto…
Cordialità.
 
Renzo coletti.


Domenica 31 Maggio,2009 Ore: 18:20