I Rom adesso rubano. Se crediamo nei Diritti Umani, dobbiamo farlo anche noi

di Roberto Malini

Roma, 29 dicembre 2008. La Dichiarazione universale dei Diritti Umani afferma che è lecito ribellarsi all'oppressione e alla persecuzione, quando la vita e la dignità di se stessi e dei propri cari è messa in pericolo, quando manca il rispetto dei diritti fondamentali di una persona o di un popolo. Alcuni giorni fa conversavo con un agente di forza pubblica, il quale mi diceva: "Sinceramente, non so come facciano i Rom a sopravvivere, specie adesso che fa freddo. Qui in Italia si sta esagerando con il razzismo e non vedo come possano andare avanti a lungo senza rubare". La risposta è una sola: non possono. Tutti noi che ci occupiamo dei diritti del popolo Rom perseguitato, assistiamo impotenti a una lotta per la sopravvivenza che non ha più leggi, perché di fame, di freddo, di abbandono istituzionale si muore. Impotenti, perché la maggior parte di noi, dopo avere e effettuato interventi umanitari di ogni genere, sopperendo alla latitanza dei servizi sociali e delle associazioni governative o comunque finanziate con denaro pubblico, abbiamo esaurito - o siamo in procinto di esaurire, nel migliore dei casi - ogni risorsa economica personale. Sì, i Rom, adesso, ridotti in condizioni inumane da Istituzioni e autorità, rubano. Rubano, chiedono l'elemosina in maniera "molesta" e partecipano tutti alla questua, anche i bambini, perché i bambini Rom, discriminati e annientati come i loro genitori, sono pienamente partecipi alla tragedia del loro popolo. I Rom stanno annegando nel mare oleoso dell'indifferenza, travolti dalla tempesta dell'odio. Rubano per consentire ai loro malati, ai loro bambini, ai loro cari che tremano di freddo e guardano il mondo materialista con occhi ormai senza speranza di continuare a respirare. Rubano e se noi "attivisti" siamo ancora esseri umani, se crediamo gloriosa l'azione di salvare vite umane innocenti, dovremmo continuare a restare vicini a loro ed essere pronti, a nostra volta, a rubare, a praticare un'elemosina molesta, a ribellarci senza temere per il nostro futuro a tutto questo orrore, a questo razzismo che uccide come i gas di Auschwitz. A Roma le forze dell'ordine hanno controllato ieri decine di Rom in ogni angolo della città, allertati da cittadini che denunciavano furti e tentati furti. Tre giovani "zingare" sono state arrestate. Sotto le loro gonne, violate da mani di sgherri, vestiti e copertine, per sopravvivere qualche altro giorno al freddo artico. Se questo è rubare, chi - fra le persone che non hanno perso la via dei Diritti Umani - vuole essere "guardia" e chi "ladro"?

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Luned́ 29 Dicembre,2008 Ore: 16:20