Ritirate subito le truppe italiane dai fronti di guerra
Non votate quel decreto

di Patto contro la guerra

Primo appuntamento (salvo cambiamenti dell’ultimo momento) martedì 19 febbraio a Montecitorio


La prossima settimana alla Camera e quella successiva al Senato si discuterà ancora una volta del decreto che finanzia e approva le missioni militari italiane all’estero.
Il Patto permanente contro la guerra chiede ad ogni singolo parlamentare di votare contro l’intero decreto di rifinanziamento delle missioni di guerra e su questo lancia un appello alla mobilitazione a cominciare dal 19 febbraio sotto alla Camera.
Sul carattere colonialista delle missioni militari italiane all’estero l’assemblea nazionale del 27 gennaio del Patto contro la guerra, ha chiarito che non sono accettabili né credibili distinguo.

La situazione sui fronti di guerra del resto volge al peggio. Le denunce di Peacereporter confermano non solo che le truppe italiane sono impegnate in combattimenti in Afghanistan ma che i soldati italiani si rendono responsabili di vittime anche tra i civili. Nei Balcani la partenza ormai prossima di un nuovo contingente militare italiano nel quadro della Missione Europea (che si aggiunge a quelli già presenti da nove anni sul terreno), andrà a tutelare militarmente la secessione del Kosovo così come richiesta dalla ridefinizione della mappa geopolitica della regione auspicata dagli USA e dalle potenze dell’Unione Europee. In Libano la situazione peggiora settimana dopo settimana e i militari della missione Eubam al valico di Rafah vengono pagati mentre “riposano e attendono” sulle spiagge di Askelon (Israele) invece che assicurare l’agibilità del valico alla popolazione palestinese.

E’ evidente da parte del governo uscente il tentativo di chiudere subito una decisione “spinosa” che sarebbe stata condizionata politicamente anche dalla mobilitazione del movimento No War già annunciata per sabato 1 marzo. D’altro canto la leadership del Partito Democratico ha già lasciato intendere che non ammetterà defezioni sul voto favorevole al decreto da parte di tutta o parte o singoli parlamentari della sinistra arcobaleno. Noi riaffermiamo che questo decreto di guerra va bocciato senza se e senza ma.

Il Patto permanente contro la guerra chiama tutte le reti, le associazioni e le organizzazioni protagoniste della mobilitazione di questi mesi (inclusa quella pienamente riuscita dello scorso 26 gennaio) all’iniziativa contro il decreto che rifinanzia le missioni militari all’estero.

Primo appuntamento (salvo cambiamenti dell’ultimo momento)

martedì 19 febbraio a Montecitorio


Patto contro la guerra



Venerdì, 15 febbraio 2008