Finanziare le guerre

di Rosario Amico Roxas

Il capovolgimento di ogni valore umano è giunto a sacrificare la salute di bambini, nella ex-opulenta America, per non sottrarre denaro alla logica delle guerre unilaterali, chiamate "guerre preventive", cioè certezza di una guerra per scongiurare l’ipotesi (spesso inventata) di una guerra.


Finanziare le guerre !

E’ l’imperativo "democratico" di Bush. L’anti-democrazia che bivacca nel Congresso USA, e che solo un incompetente poteva identificare come "Tempio della democrazia", ha fornito al mondo intero la prova, della quale non c’era bisogno, della vocazione esclusivamente guerrafondaia dell’amministrazione Bush.
Una proposta di legge presentata al Congresso, dove siedono gli eletti dal popolo sovrano, prevedeva la dilatazione dell’assistenza sanitaria a 4,5 milioni di bambini, le cui famiglie hanno percorso a ritroso la scala del benessere, scendendo sotto la soglia della povertà a causa della disgraziatissima condizione dell’economia americana, ridotta allo sfacelo dai costi incredibili delle guerre che arricchiscono solo le industrie delle armi e i petrolieri; purtroppo tale proposta è stata bocciata a causa del "veto" opposto dal presidente Bush, (la pseudo-democrazia americana lo prevede e lo consente); tale norma, che contraddice i valori della democrazia, eleva, di fatto, un uomo solo al di sopra della volontà espressa dal popolo sovrano tramite i suoi rappresentanti, motivando tale assurdo veto con il costo eccessivo.
Una nazione che spende migliaia di miliardi di dollari nelle guerre unilaterali che chiama preventive, nega l’assistenza sanitaria ai bambini per non sottrarre fondi alle imminenti guerre che si prepara a scatenare contro l’Iran e la Siria.

Ma i bambini NO !!!

Non hanno diritto all’assistenza sanitaria, ad una migliore qualità della vita; i soldi servono per le guerre, non per queste sciocchezze come la salute dei bambini.
Si tratta dello stesso Bush di cui l’ex presidente del consiglio Berlusconi vanta la personale amicizia, tanto personale che non si è potuto esimere di mandare un contingente italiano in Guerra in Iraq per non deludere il "caro amico"; magari, come ringraziamento del favore fatto e dell’obbedienza dimostrata ha ricevuto il contentino di sostegno riguardante le personali aziende mediaset e fininvest, ridotte al lumicino, sull’orlo del fallimento, salvate dagli interventi di generosi finanziatori americani.

I soldi servono a Bush per preparare la prossima vile aggressione all’Iran e alla Siria, mentre il Berlusconi preme perché cada il governo Prodi, per tornare a fare l’obbediente vassallo e il compare in quel famigerato gioco delle tre carte che ha preso il posto del civile dibattito internazionale, mirato ad evitare che controversie vengono risolte dai più forti con la forza, incapaci come sono di promuovere la politica e la diplomazia.



Rosario Amico Roxas



Sabato, 06 ottobre 2007