Laereo ha volato radente a una quota di pochi metri creando panico nella folla e facendo volare via gli ombrelloni
Una spiaggia affollata di Taranto ha rischiato di trasformarsi nel luogo di una strage per unavventata manovra di un pilota militare.
Infatti poco fa un aereo militare in esercitazione a Taranto è sceso talmente basso che ha divelto alcuni ombrelloni seminando la paura allo Yachting club, una spiaggia del litorale jonico.
Alcune persone, tra cui una bambina, sarebbero rimaste lievemente ferite perché laereo avrebbe volato radente a una quota di pochi metri
PeaceLink chiede che vengano vietati i voli militari sulle aree abitate e sulle spiagge. Ci rivolgiamo al Sindaco di Taranto e al presidente regionale Nichi Vendola: ci attendiamo uno scatto di indignazione e di protesta. E ragionevole la richiesta di un esplicito divieto di volo lì dove in gioco è lincolumità dei cittadini.
Le stragi di Casalecchio di Reno (del 1990) e del Cermis (del 1998) causate da aerei militari in esercitazione devono far riflettere. Come pure la strage di ventanni fa causata a Ramstein dalle Frecce Tricolori (1988). E doverosa la memoria storica in questi casi.
Ma cè anche una considerazione "ecopacifista" da fare in simili accadimenti. A Taranto abbiamo un nemico e si chiama inquinamento. Per questo nemico non servono voli radenti, bombe o portaerei. Occorrono investimenti in tecnologie di tutela ambientale. Unora di volo militare costa quanto venti analisi di diossina. PeaceLink chiede che i soldi pubblici servano a tutelare i bambini e non a spaventarli sulle spiagge.
Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink http://www.peacelink.it http://www.tarantosociale.org
Giovedì, 26 giugno 2008
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