SOLIDALI CON LA POPOLAZIONE VICENTINA

di Comitato che si oppone all’aeroporto di Viterbo

IMPEGNATA IL 5 OTTOBRE NEL REFERENDUM AUTOGESTITO CITTADINO PER LA PACE E PER LA DEMOCRAZIA


Il comitato che si oppone all’aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti esprime la sua persuasa gratitudine e la sua piena solidarietà alla popolazione vicentina che il 5 ottobre parteciperà allo svolgimento del referendum autogestito cittadino sulla destinazione dell’area su cui alcuni irresponsabili potentati hanno espresso lo sciagurato intendimento di consentire la realizzazione di una base militare di una potenza straniera, base militare intesa a contribuire alla spirale di guerra globale che sta minacciando l’umanità intera.
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Con la consultazione popolare del 5 ottobre la cittadinanza vicentina, nel legittimo e doveroso esercizio della democrazia nelle modalità previste dall’ordinamento vigente, esprimerà una volontà di cui è doveroso per tutti gli organi dello stato tener conto.
Va apprezzato l’impegno del Comune di Vicenza a far sì che la cittadinanza possa esprimere la sua opinione in modo civile e democratico, legittimo e trasparente, coerentemente con quanto stabilito dalla Costituzione della Repubblica Italiana che esplicitamente afferma che la sovranità appartiene al popolo.
E’ invece sconcertante e vaniloquente la sentenza del Consiglio di stato che ha accolto la speciosa e grottesca obiezione di una lobby che vuole impedire che i cittadini si pronuncino; nessuno ignora che è prerogativa di tutte le istituzioni democratiche promuovere la consultazione della popolazione; nessuno ignora che il parere della cittadinanza vicentina direttamente e liberamente espresso, sebbene possa essere ritenuto non vincolante stricto sensu per altri organi dello stato, è tuttavia elemento di fondamentale importanza in merito alla destinazione d’uso di aree ricadenti nel territorio ove quella popolazione risiede; nessuno ignora che l’ordinamento giuridico italiano riconosce, difende e promuove i diritti soggettivi e i legittimi interessi dei cittadini come singoli e come collettività. Pertanto il parere del Consiglio di stato in questa circostanza sembra essere un monstruum giuridico palesemente irricevibile.
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La consultazione popolare a Vicenza il 5 ottobre si terrà: come è giusto e come è doveroso; in forma autogestita dai cittadini e con l’autorevole conferma della disposizione all’ascolto della volontà popolare da parte della massima autorità cittadina.
La consultazione popolare a Vicenza dirà se la popolazione vicentina vorrà esercitare, in prima persona e per mezzo degli istituti e delle istituzioni competenti, il diritto-dovere di difendere il territorio, la qualità della vita, la salute, la sicurezza, i diritti soggettivi e i legittimi interessi - beni giuridicamente riconosciuti e protetti - sia dell’attuale cittadinanza sia delle generazioni future.
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La realizzazione della nuova base militare americana "Dal Molin" si configura come opera palesemente in conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana.
La procedura decisionale sin qui seguita per imporre tale opera si configura come illecita oltre che irrituale.
Gli esiti concreti dell’opera sono tali da giustificare un inoppugnabile diniego da parte della massima autorità sanitaria locale come da parte delle altre magistrature ed istituzioni che verranno ulteriormente adite in merito.
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Non solo per tutelare la città di Vicenza, ma per difendere l’umanità intera dal flagello della guerra, è necessario che domenica 5 ottobre emerga una volta di più la volontà di pace, di democrazia e di legalità nel referendum consultivo che si tiene in quella città.
Che prevalga nitido e corale un forte e consapevole sì alla pace, sì alla democrazia, sì alla legalità.
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Alla popolazione vicentina impegnata per la pace, la democrazia e la legalità, per la sovranità popolare e la difesa della biosfera, per il diritto alla vita dell’umanità intera, contro la guerra e il riarmo, qui attestiamo la nostra gratitudine e la nostra solidarietà.


Il comitato che si oppone all’aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti


Viterbo, 3 ottobre 2008

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Sabato, 04 ottobre 2008