Medio Oriente
Un appello per la pace

di Agenzia NEV del 8-5-2008

140 leader cristiani di tutto il mondo lanciano un appello per la pace tra israeliani e palestinesi in occasione dei 60 anni dello Stato d’Israele e della "Nakba" palestinese


Roma, 8 maggio 2008 (NEV-CS20) - Un appello per una "giusta pace" tra israeliani e palestinesi: lo hanno lanciato oggi più di 140 rappresentanti cristiani di diverse confessioni.

La dichiarazione congiunta, apparsa sul quotidiano britannico "The Indipendent" di oggi, ricorda il 60esimo anniversario dello Stato d’Israele, senza tuttavia dimenticarsi che esso coincide anche con quella che per i palestinesi è la "Nakba", ossia la "catastrofe". Mai prima d’ora un numero così cospicuo di leader cristiani si era espresso in questi termini, sottolineando la necessità di trovare una soluzione di pace condivisa da ambedue le parti.

Si tratta di un’iniziativa totalmente indipendente portata avanti da due giornalisti - Ben White, britannico, e Philip Rizk, egiziano-tedesco -, i quali grazie a internet e al "bocca in bocca" hanno raccolto il consenso di docenti, autori, sacerdoti, pastori, vescovi di ogni denominazione tra cui presbiteriani, cattolici, anglicani, battisti, mennoniti e pentecostali provenienti dalla Gran Bretagna, dall’Irlanda, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dall’Australia dal Sudafrica e dal Canada.

"È con rammarico che ci rendiamo conto che negli ultimi 60 anni, mentre esprimevamo la nostra empatia ed il nostro sostegno agli israeliani, molti di noi hanno di fatto negato la stessa solidarietà al popolo palestinese, sordi alle sue grida di dolore e di sofferenza" si legge nella lettera aperta, firmata tra gli altri da Desmond Tutu, Jim Wallis, Mairead Corrigan-Maguire.



Giovedì, 08 maggio 2008