Gaza
L’uccisione di Rami Ayyad

di Agenzia NEV del 8-10-2007

Il cordoglio del presidente della Federazione delle chiese evangeliche e dell ’Unione cristiana evangelica battista d’Italia


Cordoglio del presidente della Federazione delle chiese evangeliche per Rami Ayyad, cristiano palestinese ucciso a Gaza


Roma, 8 ottobre 2007 (NEV-CS88) - In seguito alla notizia dell’uccisione di Rami Ayyad, il giovane direttore della libreria cristiana della città di Gaza gestita dalla Società Biblica Palestinese, Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha rilasciato la dichiarazione che segue:

"La FCEI si stringe attorno alla famiglia di Rami Ayyad ucciso in Palestina lo scorso 5 ottobre mentre svolgeva un servizio di pace, ed alla Società Biblica Palestinese, per esprimere tutto il proprio cordoglio e la partecipazione al loro dolore. La preghiera dei cristiani d’Italia segue i fatti di Palestina e augura a quel caro paese il raggiungimento di una giusta pace. In particolare sente vicino a sé i cristiani di quella terra lontana geograficamente, ma vicina al nostro popolo e chiede a Dio di benedirli".

Il presidente della FCEI ha inviato una lettera fraterna al direttore della Società Biblica Palestinese affinché si faccia tramite di questi sentimenti per la Società Biblica e per la famiglia stessa di Rami Ayyad.


Il dolore dei battisti italiani per l’uccisione di Rami Ayyad, battista palestinese assassinato sabato 6 ottobre a Gaza.

L’Unione cristiana evangelica battista d’Italia esprime solidarietà alla Società Biblica in Palestina.



Roma, 8 ottobre 2007 (NEV-CS87) - "Esprimiamo grande dolore per l’assassinio di Rami Ayyad, giovane evangelico battista, impegnato nella gestione della libreria evangelica di Gaza della Società Biblica Palestinese". Lo ha dichiarato il pastore Salvatore Rapisarda, vice presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). Ayyad è stato brutalmente ucciso nella sera di sabato 6 ottobre lasciando la moglie incinta e due figli piccoli. Le autorità palestinesi hanno condannato il crimine. "La nostra solidarietà va alla Società Biblica che ha perso un prezioso fratello e collaboratore; va anche alle credenti e ai credenti in Cristo, che in Palestina, alla luce dei fatti recenti, debbono fare ricorso a grande coraggio e a una fede salda", si legge nel comunicato diffuso dall’UCEBI.

L’assassinio ha gettato nello sconforto l’intera comunità cristiano-palestinese che ha sempre partecipato alle lotte di liberazione del popolo palestinese e che nei Territori occupati rappresenta e ha rappresentato "un punto di riferimento per una testimonianza cristiana e per l’affermazione della libertà religiosa e del dialogo tra le fedi" ha notato Rapisarda.

L’auspicio dell’UCEBI è che in Palestina vi sia una "stretta vigilanza a difesa delle minoranze cristiane" e un "impegno forte a promuovere una cultura che sappia debellare ogni fanatismo, ogni settarismo e qualsiasi spirito di crociata".



Lunedì, 08 ottobre 2007