Israele/Palestina.
Conclusa la Settimana per la pace e la giustizia promossa dal CEC

di Agenzia NEV del 11-6-2008

"Coraggio per firmare un trattato di pace": è la richiesta delle chiese cristiane ai leader politici


Roma (NEV), 11 giugno 2008 - Si è conclusa ieri, 10 giugno, la "Settimana di azione comune per una pace giusta nei Territori palestinesi e in Israele", organizzata per il terzo anno consecutivo dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Con la partecipazione di Pax Christi centinaia di chiese cristiane dei cinque continenti e di varie denominazioni hanno commemorato il 60° anniversario della divisione dei Territori, ma anche la nascita dello Stato d’Israele, nonché i 41 anni dell’occupazione israeliana di Gerusalemme Est, Cisgiordania e Gaza. “E’ tempo che palestinesi e israeliani partecipino ad una pace equa, è tempo di porre fine a 60 anni di conflitto, di liberarsi dell’occupazione, di godere di uguali diritti, di guarire gli animi feriti”, recita il messaggio della Settimana, nel quale si chiede la fine della discriminazione, della segregazione e di tutte le restrizioni sul movimento delle persone.
L’iniziativa ecumenica è partita proprio da Gerusalemme. Con lo scopo di sensibilizzare i governanti sul tema della pace e della giustizia è stata distribuita una preghiera, predisposta dai capi delle chiese cristiane di Gerusalemme, la quale è stata letta nelle chiese dei 33 paesi che hanno aderito alla Settimana. Nella fattispecie questa preghiera chiede ai leader politici di “essere abbastanza coraggiosi da firmare un trattato di pace che ponga fine all’occupazione, che dia libertà ai palestinesi e sicurezza agli israeliani e di essere pronti a dedicare le loro vite per una giusta pace per la loro gente”.
La Settimana di azione comune ha visto incontri tra chiese, ma anche tra rappresentanti di chiese e leader politici. Mille diverse attività ed iniziative hanno inoltre animato la settimana da una parte all’altra del mondo: a Betlemme un “orologio umano” ha scandito i 60 anni; ad Oslo la pace è stata invocata con musiche insieme arabe ed ebraiche; bambini filippini colpiti dalla violenza hanno scritto lettere ai loro omologhi palestinesi; alcune comunità dello Sri Lanka hanno approfondito per l’occasione il conflitto mediorientale, e in Olanda sono risuonate le note di pace da un’orchestra palestinese-olandese mentre venivano proiettati documentari israeliani sul conflitto.



Giovedì, 12 giugno 2008