ANCORA DEI FRUTTI DELLA GUERRA IN AFGHANISTAN

di Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

La produzione di oppio ha raggiunto un nuovo picco


L'"Ufficio delle Nazioni Unite contro le droghe e il crimine" (www.unodc.org) dichiara che in Afghanistan la produzione di oppio ha raggiunto un nuovo picco, con un aumento del 49% rispetto allo scorso anno.
Significa che un ulteriore diluvio di eroina si riverserà sul mondo, ad arricchire vieppiù le mafie, a fare innumerevoli altre vittime.
E' ancora una tragica conferma, l'ennesima, dei disastrosi esiti della scellerata guerra afgana in cui anche l'Italia è illegalmente ed assurdamente impegnata: un paese devastato, innumerevoli feriti e mutilati, stragi che continuano ed ormai da tempo si sono estese al confinante Pakistan, innumerevoli profughi privati di tutto, uno sperpero immenso di risorse pubbliche internazionali per finanziare la guerra con l'unico risultato di sempre più morti e disastri, con i criminali fautori del totalitarismo misogino sempre più forti, ed una ulteriore enorme espansione della produzione di papavero da oppio, ovvero un ulteriore immane arricchimento per le mafie assassine, una ulteriore immane crescita di sofferenze e morti in tutto il mondo.
La guerra afgana lungi dall'aver favorito legalità e rispetto dei diritti umani, lungi dall'aver promosso sicurezza e benessere, ha provocato e continua a provocare catastrofi inenarrabili, sofferenze inaudite, stragi infinite, ed infine ha reso più forti e più ricchi i poteri mafiosi e le organizzazioni totalitarie.
Cessi la guerra in Afghanistan.
Cessi immediatamente l'illegale e insensata partecipazione italiana alla guerra.
Torni l'Italia al rispetto della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana che "ripudia la guerra".
Si impegni finalmente l'Italia per la pace che salva le vite, per recare aiuti umanitari a tutte le vittime, per sostenere i diritti umani con mezzi adeguati: civili, pacifici e nonviolenti.
Si impegni finalmente l'Italia per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Si impegni finalmente l'Italia per il diritto di ogni essere umano e dell'umanità intera alla vita, alla dignità, alla solidarietà.
La guerra è l'orrore assoluto, la guerra disumanizza ed uccide, la guerra è nemica dell'umanità.
La guerra solo produce cadaveri e macerie, e sempre rende più forti i poteri criminali, e mentre commette massacri nuovi massacri prepara.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 13 novembre 2013
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it, web: lists.peacelink.it



Mercoledì 13 Novembre,2013 Ore: 19:47