Brasile
COLPO DI STATO. I MEDIA. LA FIESP E IL MINISTRO DEL S.T.M.

di Laerte Braga.

(Traduzione di Fausto Marinetti)


Il discorso del ministro Olimpio Pereira da Silva Junior,del Supremo Tribunale Militare (STM), diretto a Cadetti delle Forze Armate, nel quale afferma che, "un giorno, non si sa quando, ma con certezza questo giorno è stato già più lontano, le persone per bene di questo Paese si pronunceranno, si faranno avanti, come già fecero in un passato non molto lontano e allora sì che le cose cambieranno, il sole della democrazia e della giustizia brasiliana tornerà a brillare". E’ una confessione pubblica, che c’è un colpo di stato in marcia contro il governo Lula. Una istigazione al colpo di stato.

Il ministro, da solo, non ha forza sufficiente per mobilizzare niente e neppure ha parlato richiamando su di sé la responsabilità delle sue dichiarazioni. Ha parlato interpretando sentimenti e desideri di colpo di stato di alcuni settori del Paese. Vecchi capi del colpo di stato del 1964, impresari della FIESP (Federazione delle Industrie di S. Paulo ) ed ha incontrato eco nei grandi media, interprete di questi segmenti, in modo particolare il gruppo GLOBO, FOLHA di S. PAULO, VEJA e LO STATO DI S. PAULO.

Olimpio Pereira da Silva, papá del Ministro, fu il perito della Polizia di Rio de Janeiro che fece il referto, che attestava il "suicidio "di Claudia Lessin Rodrigues, uno dei più barbari e ripugnanti crimini della storia di Rio e del Paese. Fu allontanato dall’incarico, perché si scoprì che Claudia era stata assassinata dopo essere stata sfigurata da individui della società media alta. Uno di essi rimase per molti anni in Svizzera. Aveva doppia nazionalità. Il papà era padrone di una fabbrica di orologi.

Olimpio Pereira da Silva, il ministro, fu indicato per l ’incarico dall ’ex-presidente Itamar Franco. Entrò nel servizio pubblico come promotore della Giustizia Militare Federale e nel governo Itamar fu trasferito alla "Avvocatura generale dell’Unione" dall’allora titolare dell’incarico, Josè di Castro Ferreira .

Fu uno dei principali operatori del Governo nel processo di privatizzazione delle imprese statali, fin dal periodo di Itamar Franco. José di Castro Ferreira, curiosamente, fu vittima del colpo militare del 1964 e, con tutta certezza, non firmerebbe mai le dichiarazioni del ministro. Non scenderebbe a patti col golpismo.

Il Ministro Olimpio Pereira da Silva Junior non possiede prestigio e neppure forza sufficiente per mobilitare qualcuno contro il governo Lula. Dalla sua bocca uscirono parole di incalliti golpisti interessati a far abortire un processo che, a dispetto di molte critiche che si possono fare, ha significato per il Brasile l’uscita dallo stato letargico fin dal governo di Itamar e soprattutto del governo di Fernando Henrique Cardoso.

Una specie di "interventismo " di grandi gruppi economici, banche, Stati Uniti del Texas associati e legati a gruppi brasiliani.

Le Elites non hanno patria.O la loro patria è il lucro. Non importa quello che è necessario a tal fine. Il comandante Rolim, fondatore e ex-presidente della TAM (morì nella caduta di un elicottero) diceva che il primo comandamento di una azienda è il lucro e nulla giustifica la perdita di lucro.

Il presentatore di un programma TV di basso livello, José Luis Datena, mercoledí 25 luglio difese la modernizzazione delle forze armate brasiliane, utilizzando l’argomento che siamo circondati da "pazzi ". Si riferiva ai presidenti: Hugo Chaves e Evo Morales, presidenti della Venezuela e Bolivia.

L’ex governatore di S. Paulo, Claudio Lembo, democratico, subito insospettito, affermó che l’ ËLITE BIANCA e MARCIA si unisce ancora una volta per tentare un nuovo COLPO DI STATO in Brasile".

Trascriviamo integralmente la colonna della giornalista Monica Bergamo nel giornale "Folha de S. Paulo ", co-partercipe del colpo, pubblicato nella edizione di oggi, 26 luglio, con il titolo "Moral e Civica" :

"Rappresentanti della Fiesp, di banche, di pubblicitari e di qualche mezzo di comunicazione fecero una riunione l’altro ieri negli uffici dell’impresario João Doria, in S.P. per mettere a punto la promulgazione di un "Movimento Civico "del Brasile. Preoccupati con la possibilità di mettersi frontalmente contro il governo Lula – oppure come dice il comunicato emesso da uno dei presenti all’incontro , "al fine di evitare coinvolgimenti politici"- rimase deciso che l’ unica entitá che firmerá la campagna sarà la OAB ( Ordine degli Avvocati del Brasile).

MORALE 2 Le proposte del "Movimento Civico " sono: stabilire per il giorno 17 di agosto un minuto di silenzio, un mese dopo la tragedia di Congonhas [morte di 200 passeggeri]; produrre temi pubblicitari per la TV e per la Radio, invitando il popolo a partecipare all’atto con slogan come "Siamo stanchi della corruzione", " Siamo stufi di disastri aerei", "siamo stufi delle pallottole vaganti". Creare blog di protesta in internet.

MAPPA Lo sforzo di caratterizzare il movimento come una iniziativa della OAB è inutile; il governo Lula viene informato di ogni passo della manifestazione e di quelli che la organizzano". Questo fatto ricorda la "Marcia della Familia con Dio per la Libertà", che è finita nel colpo militare del 1964, ma oggi si sa, che fu sotto l’ínfluenza diretta del governo Lyndon Johnson e coordinato dall’ambasciatore nord americano/texano in Brasile, Lincoln Gordon. Come risulta dai documenti resi pubblici la settimana scorsa negli USA, (dove esiste una legge che rende di dominio publico i documenti segreti dopo un certo numero di anni), i quali provano tutto ciò e descrivono ne dettagli le operazioni dell’intervento esterno, nord americano/texano in Brasile, attraverso gli stessi settori di oggi ed attraverso le Forze Armate.

C’è una realtà di tempo e spazio diversa, però esiste un progetto di colpo di stato. Per la prima volta nella storia del paese impresari debitori del fisco e banditi vengono catturati e processati. La polizia Federale ha debellato bande di personaggi che erano sempre rimaste al margine della legge, impunite e protette dai padroni del potere.

La forma con la quale si vuole condurre questa campagna è un insulto e una mancanza di rispetto ai morti nell’incidente aereo della TAM. Si sa con certezza che gli aerei della TAM presentano sistematicamente dei difetti. Che le revisioni ed il settore di meccanica sono stati relegati ad un secondo piano e che è grande la fuga di piloti e meccanici dall’impresa per le precarie condizioni in cui sono obbligati a volare.

Il deputato federale Efraim Filho, dei democratici, è andato a Washington con un altro deputato, e di là ha affermato che la scatola nera rivelava che la pista non era in condizione per poter atterrare. Fu smentito dai tecnici, dall’Aeronautica brasiliana e un comunicato ufficiale dell’istituto nord americano/texano che la sta esaminando, dice che le conclusioni saranno pronte solo tra dieci mesi. Il GIONALE NAZIONALE commentò ampiamente le dichiarazioni del deputato, ma non ha commentato la smentita. Il deputato a sua volta non parló per sé stesso, ma per quelli che starebbero tramando il colpo. E parló sapendo di incontrare eco nei media che vogliono il colpo di stato. Basta solo ricordare come la TV GLOBO ha trattato l’incidente dell’aereo della GOL. Lo tolse dal bollettino del notiziario per far risaltare il dossier falso studiato contro Lula con l’obiettivo di forzare il secondo turno delle votazione in favore dell’elezione di Geraldo Alkmin (coinvolto in casi di corruzione in S. Paulo, ammessi dallo stesso governo di José Serra).

Un capitano di fanteria dell’Esercito mandò una lettera aperta, ripudiando le dichiarazioni del ministro Olimpio Pereira da Silva Junior e dichiarando che le Forze Armate erano state ingannate nel 1964 e non saranno complici di un nuovo colpo di stato contro la democrazia e, soprattutto, contro la volontà popolare che ha rieletto Lula.

Non ci sono dubbi quanto alla necessità di ri-equipaggiare e modernizzare le Forze Armate brasiliane. L’importanza di recuperare il controllo sull’EMBRAER (privatizzata da FHC e fondamentale per il paese), recuperare il controllo sullo spazio aereo dell’Amazzonia affidato da FHC , con un appalto fraudolento, al SIVAM (all ’època messo a tacere, ma era costato il posto a un ministro coinvolto nell’affare).

La campagna in favore del colpo di stato da parte di impresari, banche, media ha un obiettivo chiaro: portare a termine il processo di liberalizzazione del Brasile ed approfittare di fatti tragici come l’incidente dell’AIRBUS della TAM per privatizzare aeroporti e tutto lo spazio aereo brasiliano.

La Peugeot, industria automobilistica, finanziata con denaro pubblico aveva lanciato e poi ritirato dal mercato una campagna pubblicitaria, nella quale sfruttava l’íncidente per dire che è più sicuro viaggiare in macchina, preferibilmente della sua marca.

Alcuni hanno insinuato che il governo Lula avrebbe fatto pressioni. La ditta però finì per ammettere che il film non andava più in onda perché era un’offesa ai morti ed alle loro famiglie. E questo perché si ebbero forti reazioni, altrimenti sarebbe andato in onda.

Privatizzare aeroporti e spazi aerei significa perdere l’índipendenza , la sovranità, ripudiare e violentare la volontà popolare come se un ministro del STM avesse o abbia il potere di definire ciò che è o ciò che non è democrazia, ciò che è o non è bene per il paese e per i brasiliani.

La conquista e il progresso del Brasile non viene per merito dei governi della Venezuela o della Bolivia. Viene dai controlli dell’Amazzonia in mano ai nord americani/texani, viene dall’assurdoìità delle accuse di terrorismo nella regione di Foz do Iguaçú, dove è localizzato il quinto maggior deposito di acqua dolce del mondo, il fiume Guaranì. O ancora dal controllo della base di lancio di Alcantara.

E’ fondamentale che le forze armate siano ri-equipaggiate . E’ di somma importanza che la Marina Brasiliana concluda il progetto di costruzione di sottomarini mossi a energia nucleare, che l’Esercito abbia tutta la struttura per garantire un miglior svolgimento delle sue funzioni costituzionali e così pure l’Areonautica.

Ma ciò implica il rispetto della volontà popolare e questa ha rieletto Lula senza che il presidente dovesse comprare un nunico deputato o senatore per approvare l’emendamento costituzionale che permetteva la rielezione. E questo al contrario di FHC.

Il colpo è un processo in andamento per conto di impresari (specialmente dello stato di S. Paulo ), banche, agenzie di pubblicitá, media e settori del capitale internazionale, per ora anche con un discreto appoggio nord americano/texano, che in questi fenomeni è sempre decisivo.

Il pericolo per il Brasile non sta in Chaves o Evo Morales, come disse un presentatore TV di pessimo livello (come molti ) della TV brasiliana. Ma nei padroni del capitale in Washington, capitale degli Stati Uniti del Texas.

Ciò che questi settori desiderosi di un colpo di stato rappresentano è solo questo: la somma della barbarie e della violenza, che si vede in Iraq, nell’Afganistan e in varie parti del mondo, nella prigione/campo di concentrazione di Guantanamo. La lunga notte di tortura e violenza che tutti hanno potuto vedere recentemente nel film Zuzu Angel.

Chi l’ha visto sa quello che è "democrazia ", a cui si riferisce il ministro Olimpio Pereira da Silva Junior. Chi non ha visto dovrebbe vedere per non illudersi con la TV GLOBO e i media cosiddetti "independento". Arí Toledo un giorno usò l’espressione " ancora –è – pendente ", cioè continua ad aver valore.



Mercoledì, 01 agosto 2007