Martin Luther King/1.
L’attualità di un messaggio per la società di oggi

di Agenzia NEV

Le notizie sul convegno tenutosi a Roma


Concluso alla Protomoteca del Campidoglio a Roma il
CONVEGNO INTERNAZIONALE MARTIN LUTHER KING
"I HAVE A DREAM. DALL’INCUBO PUÒ (RI)NASCERE IL SOGNO"

Presentato il libro
Il sogno e la storia. Il pensiero e l’attualità di Martin Luther King
(Claudiana editrice)
Roma, 2 novembre 2007 (NEV-CS95) – Una mattinata di riflessione all’insegna della non violenza, della lotta al razzismo e alla povertà, quella che ha concluso il convegno internazionale "Martin Luther King. ’I have a dream’. Dall’incubo può (ri)nascere il sogno", organizzato dall’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e dalla Lott Carey Foreign Mission Convention degli USA.
L’ultima tappa del Convegno dedicato ai 50 anni della Southern Christian Leadership Conference (SCLC), il movimento nonviolento per i diritti civili fondato da Martin Luther King, pastore battista afroamericano e premio Nobel per la pace, si è svolta questa mattina nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma con una Tavola rotonda dal titolo "L’eredità di Martin Luther King per il mondo di oggi". Presenti una serie di ospiti provenienti dagli Stati Uniti impegnati nella lotta per i diritti civili, ma anche l’on. Mercedes Frias, evangelica, che ha voluto sottolineare il metodo con il quale Martin Luther King ha portato avanti la sua lotta all’ingiustizia e alle diseguaglianze: "La particolarità di King sta nel fatto che egli ha ricondotto questi contenuti alla sua fede dandoci una lezione di coerenza tra quello che si crede e si predica, e quello che si fa. Una virtù, questa, di cui proprio oggi abbiamo bisogno". Interrogandosi sugli strumenti per combattere il razzismo e la xenofobia, Frias ha affermato: "La soluzione sta nel sogno di Martin Luther King, sogno che però dobbiamo costruire ogni giorno. Ognuno di noi può esserne il protagonista, ma solo se sarà coerente con il proprio credo, mettendo in pratica quel che ci insegna il vangelo".
Roslyn M. Brock, vice presidente della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) di New York, ha fatto riferimento al "vangelo sociale" (Social Gospel), riproponendo le parole di King: "La vera prova del nostro credo ed impegno non è come trattiamo l’uomo che occupa una certa posizione sociale, bensì come trattiamo l’uomo che non ne ha alcuna. Non è come rispondiamo all’uomo che esercita il potere, bensì come rispondiamo all’uomo che non può esercitare alcun potere su di noi".
A sottolineare il metodo della nonviolenza quale strumento efficace per vincere il male, anche David Emmanuel Goatley, segretario generale della Lott Carey Foreign Mission Convention: "A quasi 40 anni dall’assassinio di King, levare la voce per la pace, per l’opposizione non violenta all’oppressione e alla tirannia, costituisce ancora l’approccio migliore per una pace e una giustizia duratura". Goatley ha quindi illustrato la natura propulsiva della pace che porta giustizia, buona volontà e comunione.
Lewis V. Baldwin, docente della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee) e autore di numerosi saggi sulla figura di Martin Luther King, ha evidenziato l’attualità di King per quanto riguarda la costituzione di una società multiculturale, e ne ha ricordato l’approccio anche interreligioso: "Egli era stato testimone dell’efficacia di quello che chiamava una ’coalizione di coscienze’ per spazzare via l’oppressione razziale, coalizione per la quale lavorò in America con ebrei, protestanti e cattolici".
Il Convegno si è concluso con la presentazione del nuovo volume pubblicato dall’editrice Claudiana, a cura di Paolo Naso, dal titolo "Il sogno e la storia. Il pensiero e l’attualità di Martin Luther King".



CONVEGNO INTERNAZIONALE MARTIN LUTHER KING
“I HAVE A DREAM. DALL’INCUBO PUÒ (RI)NASCERE IL SOGNO”

(Roma /Sassone, 31 ottobre – 2 novembre)
Oggi, a Sassone di Ciampino, Giornata di studio dedicata al pastore battista afroamericano
L’attualità di Martin Luther King rispetto alle sfide della multiculturalità e della povertà
Domani mattina in Campidoglio la tavola rotonda conclusiva

Roma, 1° novembre 2007 (NEV-CS94) – “I luoghi d’America in cui la segregazione è più visibile sono le chiese”. Con questa citazione tratta da un articolo del 1962 di Martin Luther King, il pastore Raffaele Volpe ha aperto questa mattina la giornata di studio del convegno internazionale “Martin Luther King. ’I have a dream’. Dall’incubo può (ri)nascere il sogno”, organizzata dall’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e dalla Lott Carey Foreign Mission Convention degli USA, e dedicata ai 50 anni della Southern Christian Leadership Conference (SCLC), il movimento nonviolento per i diritti civili fondato dal pastore battista afroamericano e premio Nobel per la pace.
Volpe ha moderato la tavola rotonda dal titolo “L’eredità di Martin Luther King per le chiese cristiane” alla quale sono intervenuti Lewis V. Baldwin, docente della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee), Roslyn M. Brock, vice presidente della National association for the Advancement of Colored People (NAACP) di New York, e Henry Mugabe della Facoltà teologica battista dello Zimbabwe.
Il prof. Baldwin ha evidenziato l’attualità di King per quanto riguarda la costituzione di una società multiculturale. “King fu colpito dall’eterogeneità delle folle che lo seguivano nelle sue campagne: protestanti e cattolici, bianchi e neri, suore e rabbini, sindacalisti e avvocati”. Quelle che si costituirono attorno alla sua figura furono delle “Coalizioni di coscienze” capaci di superare barriere razziali, religiose e nazionali e creare “una mescolanza dei valori umani più alti e di persone di tutte le parti del mondo”.
L’intervento di Roslyn Brock ha invece messo a fuoco la lotta di King contro la povertà. “Non possiamo ridurre l’impegno di King – ha detto Brock – al solo discorso del 1963 ’I have a dream’. Dobbiamo altresì ricordare i suoi discorsi sui capitalismi occidentali che investono enormi somme di denaro in Asia, Africa e Sud America solo per trarne profitto senza alcuna preoccupazione per il miglioramento di quei paesi”. E’ proprio contro la povertà che King condusse la sua ultima campagna.
Il prof. Heny Mugabe ha invece riflettuto su King da una prospettiva africana. “Martin Luther King fu un cittadino del mondo. Egli vide con chiarezza la connessione tra colonialismo europeo e oppressione razziale americana; egli comprese che le nazioni sono tra loro interconnesse, tanto che ciò che riguarda una particolare persona, gruppo o paese ha comunque conseguenze su tutti”.
La giornata di studio prosegue oggi pomeriggio con quattro Forum tematici dedicati alla nonviolenza, all’immigrazione e all’antirazzismo, alla povertà, e alla spiritualità della resistenza.
Il convegno su Martin Luther King ha avuto la sua serata inaugurale ieri a Roma con un incontro di canti gospel e testimonianze presso la chiesa valdese di piazza Cavour, e si concluderà domani mattina alle 10, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, con una tavola rotonda sul tema “L’eredità di Martin Luther King per il mondo di oggi”.


Martin Luther King/1. L’attualità di un messaggio per la società di oggi

Presentato a Roma un convegno internazionale dedicato al Nobel per la pace

Roma (NEV), 31 ottobre 2007 - “Il messaggio di Martin Luther King è ancora rilevante per l’Italia e il mondo di oggi”, ha dichiarato ieri Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), nel corso di una conferenza stampa in cui è stato presentato il convegno internazionale “Martin Luther King. ’I have a dream’. Dall’incubo può (ri)nascere il sogno”, iniziativa dedicata al pastore battista e premio Nobel per la pace King (1929-1968), organizzata dall’UCEBI e dalla Lott Carey Foreign Mission Convention degli USA, a Roma dal 31 ottobre al 2 novembre.
“Viviamo in un paese molto diverso rispetto a 40 anni fa - ha affermato Maffei -, un paese sempre più multiculturale, ma al tempo stesso a grave rischio di razzismo. Di qui l’importanza di interrogarci e riflettere a partire dal messaggio di King. Che cos’è che ha tenuto in piedi il movimento per i diritti civili nonostante difficoltà e ostacoli? È grazie alle chiese che il sogno di King ha resistito. Ricordando questa figura, vogliamo contrapporre alla fede dei no, al fondamentalismo e all’intolleranza un tipo di fede calda e accogliente, una fede di incontro e dialogo”.
A testimoniare della vitalità dell’eredità di King negli Stati Uniti di oggi, è intervenuta Roslyn McCallister Brock, vice-presidente della National Association for the Advancement of Colored People, la più antica e grande organizzazione per i diritti civili negli USA con mezzo milione di membri, fondata nel 1909. “Con l’associazione - ha dichiarato Brock - portiamo avanti l’eredità di King principalmente in cinque aree: assistenza sanitaria, protezione dei diritti civili, giustizia penale, emancipazione politica ed economica. Il ruolo delle chiese è fondamentale per il nostro lavoro, per la mobilitazione delle persone e la predicazione del ’vangelo sociale’”. Il teologo Lewis V. Baldwin, professore della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee), infine, ha ricordato l’importanza dell’eredità del pastore battista nella risoluzione nonviolenta dei conflitti: “Non dobbiamo limitarci agli anni ’50 e ’60 - ha affermato -, dando una lettura puramente storica della vita di King, ma dobbiamo renderci conto che il suo messaggio è rilevante anche per l’oggi”.


Martin Luther King/2. A Roma una serie di iniziative
Un nuovo libro e un premio per i diritti umani dedicati al leader afro-americano

Roma (NEV), 31 ottobre 2007 - Il convegno “Martin Luther King. ’I have a dream’. Dall’incubo può (ri)nascere il sogno”, organizzato dalla Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e dalla Lott Carey Foreign Mission Convention degli USA (Roma, 31 ottobre-2 novembre), si inserisce in una serie di iniziative organizzate nel corso del 2007, che segna il cinquantenario della Southern Christian Leadership Conference (SCLC), il movimento nonviolento per i diritti civili fondato da Martin Luther King, e del 2008, quando ricorrono i 40 anni dalla morte dello stesso King. Seminari universitari, progetti nelle scuole, incontri nelle carceri e concerti sono tra le iniziative programmate. Il convegno “Martin Luther King. ’I have a dream’” si aprirà con un concerto gospel presso la chiesa valdese di piazza Cavour, stasera alle 19.30. Seguiranno i lavori su "L’eredità di Martin Luther King per le chiese cristiane" domani 1° novembre presso il Centro convegni "Il Carmelo" di Ciampino (Roma) e a conclusione, il 2 novembre alle 10.00, una tavola rotonda presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dove sarà presentato il nuovo volume pubblicato dall’editrice Claudiana, a cura di Paolo Naso, dal titolo "Un sogno realizzato? Il pensiero e l’attualità di Martin Luther King".
Con l’occasione è stato presentato anche il “Premio Martin Luther King per i diritti umani”, istituito di concerto con le amministrazioni comunali di Birmingham (Alabama) e di Roma, che sarà assegnato il 4 aprile 2008, nel quarantennale dell’assassinio del leader afro-americano, a persone o associazioni italiane che si siano distinte nella difesa dei diritti delle minoranze, nella promozione della nonviolenza e nella lotta alla povertà.
Il progetto è patrocinato da: presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Ministeri di Pubblica istruzione, Solidarietà sociale e Beni culturali, Comune e Provincia di Roma, Regione Lazio. Per ulteriori informazioni: http://www.martinlutherking.ucebi.it
L’evento del 31 ottobre sarà trasmesso in diretta su Canale 887 di SKY Administra dalle 19.30.



Sabato, 03 novembre 2007