Lettera
Vito Mancuso

di Elisa Merlo

Gentile direttore,
interessante oltre che bello il recente libro del teologo Vito Mancuso. Originali le sue tesi sull’anima, meno originali le sue considerazioni sulla veridicità della dottrina della Chiesa cattolica, che già da tempo conoscevo avendo letto gli scritti del mio ex professore di religione Renato Pierri. Qualche esempio: Vito Mancuso a pag. 25 de L’anima e il suo destino: "I peccati [del passato] della Chiesa...penso sia teologicamente legittimo investigare se anche a livello dogmatico non vi sia qualcosa da rivedere [oggi]". Renato Pierri (Liberazione 28/4/2005): " Nei secoli passati la Chiesa, basandosi alle volte su un’errata interpretazione delle Scritture, altre volte non tenendo neppure conto di esse, ha commesso errori gravissimi, da essa stessa riconosciuti, e quindi non si può escludere ne commetta nel presente". Vito Mancuso alle pag. 29 - 30: "Traggo la conclusione che la Bibbia non abbia goduto di un’ispirazione tale da parte dello Spirito santo da essere concepibile come garanzia di ogni parola in essa contenuta". Renato Pierri (La Stampa 17/8/2007): "Teologi e studiosi biblici, per giustificare gli episodi di violenza o immoralità contenuti nella Bibbia, e non volendo ammettere che nelle Scritture possano esserci parti non ispirate da Dio, si arrampicano sugli specchi...". Vito Mancuso a pag. 30: "A proposito dell’assistenza alla Chiesa da parte dello Spirito santo si usa ripetere, per esempio, che è lui a scegliere il papa in conclave: a giudicare dalla storia dei papi, per molti secoli lo Spirito santo doveva essere abbastanza distratto!". Renato Pierri (Liberazione 20/4/2005), con ironia:"Lo Spirito Santo, «chiuso a chiave» nella Cappella Sistina assieme a 115 porporati, oltre ad essere privato della libertà di scegliere come nuovo pontefice un qualsiasi altro sacerdote, non ha alcuna possibilità di elevare al papato una donna". Vito Mancuso a pag. 121: "Se si ritiene...che sia lui [il Dio personale] a disporre ogni cosa e a decidere chi deve vivere e chi invece morire, il mondo...risulta moralmente inaccettabile". Renato Pierri (Il Riformista 8/12/2006): "Il fatto che il creato, compresa la vita umana, dipenda da Dio, non significa assolutamente che questo potere sia continuamente in atto; vale a dire che sia Dio a decidere di dare la vita e la morte ad ogni individuo". Non mi dilungo con gli esempi e concludo osservando che anche il modo di Mancuso di condurre critiche alla dottrina della Chiesa alla luce della ragione, ma "nel nome dell’essenza del Cristianesimo" (pag. 30) è identico a quello di cui si è sempre avvalso Renato Pierri nei suoi libri.


Elisa Merlo



Domenica, 24 febbraio 2008