Lettera
Una spiegazione, prego!

di Attilio Doni

Caro direttore, mi rivolgo a lei sperando in una risposta anche brevissima, ma che possa spiegarmi una cosa che non riesco assolutamente a comprendere. Da anni ormai invio lettere ai giornali, il suo compreso, e raramente queste vengono cestinate. Sono un esperto, insomma. E delle alchimie che orientano i giornalisti che curano le apposite rubriche, ho capito quasi tutto. Capisco ad esempio perché alcuni quotidiani tagliano le lettere: ragioni di spazio. Capisco perché alle volte alcuni quotidiani arbitrariamente (senza che venga richiesto) omettono la firma: la lettera è interessante, ma ne hanno pubblicata una pochi giorni prima dello stesso autore. Capisco anche che alcuni quotidiani (es. La Repubblica) non amano pubblicare lettere inviate contemporaneamente ad altri. Ma una cosa mi è del tutto oscura, e poiché lei è nell’ambiente, sicuramente saprà darmi lumi. Alcuni quotidiani arbirariamente non solo manipolano le lettere, ma addirittura ne alterano il senso! A questo punto non sarebbe meglio cestinare, anziché offendere in qualche modo il lettore?


Attilio Doni



La lettera da pubblicare (sempre che lo ritenga opportuno ovviamente!) finisce qui.
Ora le riporto un paio di nomi di quotidiani e riviste che manipolano le lettere, e poi un esempio recentissimo.
Naturalmente se vuole pubblicare tutto per me va benissimo.

Hanno il brutto vizio di, tagliare, manipolare, alterare alle volte il senso: "Il Tempo" e il "Sole 24 Ore"; "Gente" e "ViverSani&Belli".
Altri quotidiani si limitano a tagliare. "L’unità" e "Il Manifesto" pubblicano integralmente.

Ed ecco l’esempio recente. La lettera (brevissima e ben concepita) è stata pubblicata integralmente da "La Stampa", con un titolo appropriato:
La Stampa 14 giugno 2008
Schiaffi e buffetti per Gorge Bush
Gentile direttore, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato un sonoro schiaffo a Bush, stabilendo che i detenuti di Guantanamo possono appellarsi al diritto costituzionale e ricorrere nei tribunali ordinari americani contro la loro detenzione. Il Presidente, responsabile di sofferenze inaudite d’innocenti, di migliaia di morti, di torture e soprusi, oggi viene ricevuto dal nostro Pontefice, e al massimo riceverà un buffetto.
Attilio Doni

"Il Sole 24 Ore" ha tagliato (non per ragioni di spazio!), ha manipolato, omessa arbitrariamente la firma, alterato il senso a proprio piacimento. Infatti, la mia civile critica al Papa non consisteva nel rilevare l’intempestività dell’udienza (il Pontefice come poteva prevedere?), ma nel fatto di ricevere calorosamente un potente, a differenza di Gesù che frequentava sì, giusti e peccatori, ma non peccatori ricchi potenti e...mai pentiti.

Ecco:

Il Sole 24 Ore 18 giugno
Bush e Guantanamo
Gentile direttore, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato un sonoro schiaffo a Bush, stabilendo che i detenuti di Guantanamo possono appellarsi al diritto costituzionale e ricorrere nei tribunali ordinari americani contro la loro detenzione. Proprio negli stessi giorni il Presidente americano è stato ricevuto dal Pontefice: l’udienza mi è sembrata del tutto intempestiva.
Lettera firmata



Giovedì, 19 giugno 2008