Lettere
Silenziosa umiliazione

di Renato Pierri

Caro direttore, la gerarchia ecclesiastica, amareggiata ed offesa per lo sgarbo fatto al Papa da alcuni docenti e studenti dell’Università "La Sapienza" di Roma, a perfetta imitazione di Cristo, ha reagito nella giusta maniera. Ricevuto lo schiaffo, si è limitata a replicare: "Se ho parlato male, dimostra dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?" (Gv 18,23). O forse mi sbaglio? O forse umilmente ha preferito addirittura il silenzio? Forse, come l’uomo dei dolori, umiliata, disprezzata, conoscitrice della sofferenza, come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non ha aperto bocca (cf Isaia 53). Qui sta la grandezza della Chiesa; nella silenziosa umiliazione. "Chi si esalterà sarà umiliato, e chi si umilierà sarà esaltato" (Mt 23, 12).
Renato Pierri
P.S. I fedeli a Piazza San Pietro non dovevano essere chiamati, ma accorrere di propria iniziativa.



Domenica, 20 gennaio 2008