Lettera
Lettera aperta al Presidente Prima Sezione Civile Tribunale di Catania

di Vincenzo Lombardo

-AL SIGNOR PRESIDENTE
PRIMA SEZIONE CIVILE TRIBUNALE
VIA GIOVANNI VERGA 18
CATANIA
-AGLI ORGANI DI STAMPA

LETTERA APERTA

Egregio Signor Presidente,
apprendo dalla stampa che la sezione da Ella presieduta ha sottratto all’affidamento alla propria madre un giovane sedicenne catanese perché iscritto ad un circolo di estremisti e pericolosi sovversivi, individuati nel circolo dei giovani comunisti del capoluogo etneo, dietro suggerimento dei cosidetti servizi sociali del Comune di Catania.

La notizia mi ha sconvolto e mi ha precipitato in una crisi esistenziale talmente profonda che mi ha indotto a rivolgermi ad Ella.nella speranza che possa intervenire in mio aiuto per redimere un passato di errori e di vergogna.

Sono comunista da oltre 40 anni e in tutto questo tempo credo di avere attentato al benessere e alla sicurezza dei cittadini e della sacra nazione perché mi sono macchiato di gravi e ripetuti reati con i quali ho contribuito a sovvertire le istituzioni democratiche dello Stato. Tra essi cito:

1. una condanna a sei mesi con la condizionale nel 1971 per avere contestato pubblicamente un comizio dell’allora MSI in cui si esaltavano i valori del fascismo;

2. la partecipazione ad una manifestazione a Comiso nel 1980 contro l’installazione dei missili e per il disarmo generale,

3. la diffusione nel 1986 di una lettera-denunica sui maggiori quotidiani nazionali e regionali e la promozione l’anno successivo di una manifestazione di protesta contro la cronica carenza di acqua nella mia cittadina e nell’agrigentino in genere;

4. la realizzazione nella mia scuola di più progetti per la formazione di una cultura anti mafia e per la lotta contro racket ed usura, per un’educazione antitabagismo, per la prevenzione dell’uso di stupefacenti;

5. il costante invito ai miei studenti a non piegarsi alla pratica del clientelismo e della corruzione per la propria affermazione nella società. Mi fermo qua.

Penso che sussistano sufficienti elementi per ritenere che tali pratiche e comportamenti siano stati e siano lesivi della sicurezza generale e soprattutto costituiscano modelli diseducativi per i miei figli. Sulla base di quanto narrato LA INVITO CORTESEMENTE A PRIVARMI DELLA PATRIA POTESTA’ CON EFFETTO RETROATTIVO, magari con il supporto illuminato dei servizi sociali del comune di Catania.
Raffadali 23/08/08

Rispettosamente



Vincenzo Lombardo

vinlom-2@libero.it



Lunedì, 25 agosto 2008