Gentile direttore, Michele Santoro, come tutti i conduttori televisivi che dedicano le loro trasmissioni a tematiche sociali e politiche, non resiste alla tentazione di fare anche dello spettacolo, e così giovedì 1 maggio ha pensato bene d’invitare Vittorio Sgarbi. E lo spettacolo c’è stato. Uno spettacolo tragicomico. Sgarbi, non avendo argomenti per confutare le affermazioni dell’interlocutore, ha perso il controllo del linguaggio e dei capelli; Santoro ha perso il controllo della trasmissione e degli orecchi, che hanno assunto un bel colore paonazzo. L’unico a mantenere una serafica calma è stato Marco Travaglio, anche perché espone fatti e non chiacchiere.

Attilio Doni