Lettera
Lettera aperta a SS Bendetto XVI

di Rosario Amico Roxas

Santità,
è evidente l’intervento dello Spirito Santo che La fa gioire per un eventuale nuovo clima tra maggioranza e opposizione.

Ma fin dai primissimi atti del governo sono emerse le esigenze personali del presidente, sia economiche che processuali; tutto secondo un copione già visto e subito, altro che nuovo clima.

Ora il governo si appresta a modificare le regole di ingaggio dei nostri soldati in missione di pace, per trasformarli in macchine da guerra, dispensatrici di morte. E non si tratta di "guerre giuste". e per conseguenza lecite, come la Santità Vs. ha voluto precisare nel catechismo redatto dalla prefettura della Congregazione per la Fede, quando era ancora cardinale. Dubito che nell’isegnamento di Cristo esista un solo invito ad accettare e accolgliere "le guerre giuste"; ma sono solo un credente e non un teologo, per cui mi è lecito sbagliare. Si tratta di una guerra di aggressione motivata dai più biechi motivi di possesso esclusivo del petrolio e delle materie prime appartenenti ai paesi aggrediti.

Il sostegno a questo governo, che si evince da tutti i Vostri interventi, non appare al mondo dei cristiani come un sostegno pastorale, bensì un sostegno politico e diplomatico, consono più ad un Capo di Stato che al Sommo Pastore, e spesso in contrasto con l’evoluzione del Magistero della Chiesa, con le determinazioni del Concilio Vaticano II e con il sentire dell’intero mondo cristiano.

Ma Cristo, che reputo la sola ispirazione alla mia Fede, chiarì (senza se e senza ma) che il Suo regno non era di questo mondo.

Sostenere e incoraggiare questo governo che non tiene in nessun conto le categorie più bisognose, allonta dalla fiducia che il popolo della Fede, ma quella genuina, quella che ancora oggi si pasce de "L’imitazione di Cristo", dovrebbe nutrire verso i responsabili della gerarchia.

Impartisca pure la Sua Santa Benedizione al cavaliere Berlusconi,in occasione della visita del 6 giugno, forse la benedizione pastorale potrà risvegliare antichissimi sentimenti cristiani.

Temo, però, che scivolerà via senza lasciare traccia e sarà venduta a livello mediatico come una totale condivisione di intenti e di progetti, (basterà ascoltare il resoconto di Emilio Fede).

Si riservi le benedizioni per questi governanti che verranno a recuperare un consenso da esibire, a me basta la benedizione terminale della Santa Messa, per proseguire nel mio itinerario di "andare in pace", senza i frastuoni della guerra che ci accingiamo a subire.

Altro che nuovo clima !!!

Rosario Amico Roxas



Giovedì, 29 maggio 2008