Lettera
Straniera nel mio paese

di Elisa Merlo

Caro direttore,
mai come in questo periodo, ho invidiato i miei connazionali che hanno la fortuna di vivere in altre nazioni europee. Mai come in questo periodo mi sono sentito straniera nel mio paese. Non passa giorno che non ci viene data notizia di uomini che muoiono tragicamente sul lavoro. Della spazzatura in Campania se ne parla appena un po’ meno, ma sappiamo che è ancora lì. Che verrà l’estate e sarà ancora lì. Sembra sentirne la puzza. Non posso dimenticare la scena rapida, vista in un telegiornale, di due giovani sposi con tanto di mascherina, che spingevano una carrozzina con due gemellini, tra due muri di spazzatura. Un ministro della repubblica tempo fa ebbe a pronunciare una frase infelice: "Con mafia e camorra bisogna convivere". Temo che qualcuno un giorno ci dirà che con la spazzatura bisogna convivere. Intanto le statiche ci dicono che abbiamo i salari più bassi d’Europa. E il pane e il latte e la benzina e le bollette della luce e del gas continuano ad aumentare. I giovani non hanno avvenire. Ed ora, dulcis in fundo, i sondaggi ci dicono che forse le lezioni saranno vinte ancora da un uomo che per anni si è burlato degli italiani.

Elisa Merlo



Luned́, 17 marzo 2008