Lettera
Spunta le verità sul dissesto di Catania

di Rosario Amico Roxas

Per motivi di salute ho dovuto disertare per oltre 15 giorni, ma spero di poter recuperare, perché malgrado i malori di non lieve entità ho potuto tenermi al passa attraverso la stampa; ivi compreso “il Giornale” per la sua straordinaria capacità di stravolgere anche l’evidenza.

Un nota merita di essere citata, quella inerente un’intervista all’ex sindaco di Catania che ha lasciato la città al buio, senz’acqua, senza raccolta dei rifiuti, ma con 900 milioni di euro di buco; l’ex sindaco ha negato tutto, ma di fronte all’incalzare delle domande (fatte espressamente per sollecitare la risposta che è , puntualmente, arrivata) ha solennemente sciorinato tutti i meriti della sua amministrazione, totalmente priva di ostacoli, problemi, inghippi burocratici, fino a quando non arrivò il governo di centro sinistra; da quel momento gli ostacoli, quindi la responsabilità del disastro epocale di Catania va accreditata a Prodi. Ma ha concluso l’intervista che il cavaliere avrebbe risolto quei problemi, per trarne i meriti; trascurando che il vuoto delle casse comunali è iniziato nel pieno del governo Berlusconi.

Ci aspettiamo una rigorosa smentita da parte di prodi, perché non è possibile lasciare circolare queste voci, senza chiarire chi ha usato il grimaldello per raggiungere il malloppo, “altro che mani nelle tasche degli italiani).

Rosario Amico Roxas



Lunedì, 22 settembre 2008