Lettera
Sofferenza senza speranza

di Elisa Merlo

Caro direttore,
in località Lecce dei Marsi, in Abruzzo, è stato avvelenato un altro orso. Si tratta di un adulto di sesso femminile. Sembra sia morto dopo lunga agonia. Ai bracconieri, ai cacciatori, agli allevatori, a tutti coloro che infliggono tormenti inutili agli animali, vorrei ricordare che la sofferenza degli animali è del tutto simile a quella dei bambini piccoli. E’ una sofferenza allo stato puro; una sofferenza senza speranza. I bimbi piccolissimi e gli animali non hanno la possibilità di pensare: questo dolore atroce mi passerà, si attenuerà. Quel povero orso ha sofferto senza sperare che qualcuno potesse aiutarlo. Ha sofferto e basta, come soffrono i bambini piccoli. I cacciatori hanno dalla loro parte la legge civile, ma non la legge morale; i bracconieri vanno contro l’una e l’altra. Sperino di non imbattersi mai nella sofferenza senza speranza.

Elisa Merlo



Martedě, 13 maggio 2008