La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza sbagliata che non fa onore alla tradizione del Diritto Italiano. Ha dichiarato non razzista la sanzione o la reazione ai comportamenti criminosi di gruppi etnici se il riferimento non è alletnia ma appunto al loro comportamento.
La responsabilità penale è sempre personale e non può essere riferita ad gruppo senza incappare nella xenofobia razzista. In Sicilia esiste la Mafia ma non per questo i siciliani siamo tutti mafiosi. Tra i Rom può esserci chi ruba ma questo non può essere riferito a tutta l etnia Rom.
La Sentenza della Cassazione getta benzina sul fuoco. Non tiene conto che un gruppo politico al Governo ha costruito la sua fortuna elettorale sfruttando la paura degli italiani per limmigrazione e per i Rom. Avalla la politica di odio razziale di questo gruppo. La Sentenza coincide con la decisione del Ministro degli Interni di ignorare gli avvertimenti della comunità internazionale e di andare avanti sulla strada della schedatura dei Rom anche dei bimbi non si sa ancora se al disopra o al disotto dei sei anni. Il Prefetto di Roma è stato costretto a rinunziare alle sue perplessità su unoperazione di polizia particolarmente odiosa.
Vorrei infine ricordare che la Cassazione è lo stesso organismo che dichiarò non stupro la violenza su una donna se questa indossa i pantaloni. Pietro Ancona www.spazioamico.it
Luned́, 30 giugno 2008
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