Lettere
Sesquipedale

di raffaeleibba

dall’agenzia adnkrons di oggi.

Roma, 2 apr. (Adnkronos) - ’’Personalmente non sarei contrario alla creazione di case di piacere per i soldati impiegati nelle missioni all’estero’’. Risponde cosi’ il generale Mauro Del Vecchio, candidato del Partito democratico, alla provocazione di Klaus Davi che ipotizzava la creazione di strutture controllate dedicate al sesso per i giovani militari in lunghe missioni estere.

Ho alcune domande:

1°. Per soldati maschi eterosessuali, per soldati femmine eterossessuali, per soldati maschi omosessuali, per soldati femmine omossessuali, per tutte le variazioni di genere illustrate da Judith Butler, o solo per una unica categoria di soldati da definire?

2°. Con personale del paese in cui è esercitata la funzione militare o con personale italiano?

3°. Nel caso sia personale italiano verrebbe riconosciuta l’indennità di missione?

4°. Nel caso sia personale locale, sarebbe inquadrato nelle azioni di costruzione della pace o è puro sesso?

5°. A chi spetta l’organizzazione?

6°. Chi organizza può ricavare un profitto o deve farlo per dovere patriottico ed amore della pace?

7°. Per quanto tempo l’attività di consolazione delle e dei militari italiani dovrebbe continuare?

8°. Possono essere previste forme di carriera e/o di specializzazione (e non esemplifico, per pura cattiveria)

e non continuo, sempre per pura cattiveria.

Qualunque cosa sia questa dichiarazione del generale Del Vecchio, è una cosa sesquipedale.



Giovedì, 03 aprile 2008