Lettera
Non è scandalo?

di Attilio Doni

Caro direttore, è passato un po’ di tempo, ma il tema è purtroppo sempre attuale. Il 17 agosto La Stampa pubblicava ed approvava pienamente (si deduce dalla risposta) la lettera di un sacerdote, preside di una scuola superiore salesiana, intitolata "Io, prete, né adescato né adescatore". L’autore scriveva: "C’è ancora qualcuno che si scandalizza per i peccati dei preti? Forse guarda la Chiesa da lontano, la identifica con alcune grandi figure, divide il mondo in bianco e nero". Un discorso a mio parere scandaloso. Sarebbe infatti davvero triste e preoccupante se nessuno si scandalizzasse per determinati particolari peccati dei preti. Uno di questi peccati è appunto "scandalizzare i piccoli", (cf Mt 18,6), e la colpa è maggiore se il peccatore è un sacerdote o un insegnante. Gridare allo scandalo per certi peccati dei preti, è necessario e doveroso. La cosa triste è che a non scandalizzarsi siano proprio coloro che dovrebbero prendere le misure necessarie per eliminare o perlomeno limitare il fenomeno della pedofilia negli ambienti religiosi.

Attilio Doni Genova



Mercoledì, 12 settembre 2007