Gentile direttore, le trascrivo la risposta incauta di un lettore de Il Tempo alla lettera di Attilio Doni, da voi pubblicata il 31 agosto, e la mia replica di oggi, che lo sbugiarda.
Il Tempo 1 settembre 2008
Caro Doni, felice daver votato Silvio
In risposta la sig, Doni di Genova (30 agosto): ho votato Berlusconi e Alemanno e con i soldi dellIci e dei parcometri, ho comprato un po di latte e di pasta in più e anche qualche libro. Per me e la maggioranza degli italiani è solo linizio! Si tratta di avere pazienza. Anche per me il buongiorno si vede dal mattino...
Replica di Francesca Ribeiro
Il Tempo 2 settembre 2008
Redditi e risparmi. La povera gente fuori dai giochi
Gentile direttore, il lettore Luigi Gazzellone (1 settembre) dichiara dessere contento daver votato per Berlusconi e per Alemanno, giacché "con i soldi dellIci e dei parcometri, ha comprato un po di latte e di pasta in più e anche qualche libro". Evidentemente questo signore ignora che in Italia esistono molte persone che non hanno risparmiato un bel nulla, poiché lIci già non la pagavano, o perché con un reddito basso o perché costrette a pagare laffitto non avendo case di proprietà; il loro reddito è rimasto invariato, mentre i generi alimentari sono in continuo aumento. E comprensibile che il lettore che ha risparmiato sia soddisfatto; meno comprensibile che avesse problemi per acquistare latte e pane e libri, giacché non ha un reddito basso (pagava lIci), e non è costretto a servirsi dei mezzi pubblici (pagava il parcheggio dellauto) per recarsi in centro. Purtroppo della povera gente non importa un fico secco a Berlusconi e tanto meno a molti cittadini che pensano esclusivamente al proprio orticello. [1] Francesca Ribeiro
Note[1] Il Tempo modificava l’ultima frase così: “Della povera gente non importa un fico secco a nessuno"
Martedì, 02 settembre 2008
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