Lettera
Perché ride?

di Elisa Merlo

Caro direttore,
la frase ripetuta all’infinito da persone colte come da persone ignoranti, per me più irritante, più inopportuna, sconsiderata, alle volte imbarazzante, spesso offensiva, mortificante, ma ad un tempo anche banalissima, è: "La vita è bella". Salvo, ovviamente, che non la si dica ironicamente. Chi la pronuncia dimentica l’aggettivo possessivo: "mia". Dà sempre un certo fastidio, però, perlomeno, se la sua vita davvero è bella, dice qualcosa di sensato. La vita, infatti, può essere bella e può essere brutta, felice o infelice. La vita di un bimbo che nasce soffrendo, tanto per fare un esempio, e muore soffrendo ancor prima magari d’essersi reso conto di stare al mondo, posso assicurare tutti coloro che pronunciano l’orribile frase, che è brutta, proprio brutta. La vita di Silvio Berlusconi, tanto per fare un altro esempio, sicuramente è bella. Lui forse la frase inopportuna non la pronuncia, ma è come se lo facesse, giacché sorride (o ride?) sempre, continuamente, infinitamente. Ma perché, perché ride sempre? Che nervi!

Elisa Merlo



Martedì, 18 marzo 2008