Lettera
Maestro unico. Se ne avessi avuto più di uno...

di Attilio Doni

Gentile direttore, sento dire che il maestro unico risponderebbe a un’esigenza pedagogica, poiché i bambini avrebbero bisogno di un punto di riferimento preciso. Può darsi; ma se capita un cattivo punto di riferimento? Io vorrei avere avuto più di un maestro in prima elementare; perlomeno ci sarebbe stata la possibilità che uno mi avesse lasciato un buon ricordo. Il cognome, Lombardini, e la cattiveria, sono le uniche cose della mia maestra unica che si siano impresse nella mia mente. La sua faccia è scomparsa dai miei ricordi. Un episodio non l’ho mai dimenticato. Allora (correva l’anno 1942) la lettera i, stampata, faceva tutt’uno con la lettera f che la precedeva, e così, sarà perché ero alle prime letture della mia vita, sarà perché in casa si parlava il dialetto, o forse, chissà, perché magari ero duro di comprendonio, certo è che mi ostinavo a leggere fore anziché fiore, e a ogni fore pronunciato si abbatteva la manona della maestra sulla mia testolina. Pace all’anima sua, ma non poteva spiegarmi che tra la f e la o c’era un’altra letterina?

Attilio Doni



Martedì, 14 ottobre 2008