Lettera
L’importante è che lui non soffra

di Veronica Tussi

L’Unità 17 ottobre 2008: "L’importante è che lui non soffra"

Caro direttore, io non sono preoccupata per la crisi economica, recessione, e via di seguito. Non credo che morirò di fame; magari al posto della carne mangerò fagioli; il pane al posto delle fette biscottate la mattina a colazione, e l’orzo al posto del caffè; e non mi preoccupa neppure il fatto che i miei figli possano perdere il lavoro; sono giovani e forti e sapranno cavarsela in qualche modo; per me l’importante è che non abbia a soffrire il mio idolo; l’uomo che adoro; l’importante è che non diventi povero lui, ma con tutta la ricchezza che ha, sono certa che anche se la recessione ci sarà, lui continuerà ad essere ricco. Poco importa che io non possegga una casa, importante è che il mio idolo continui a possedere le sue ville. Poco importa se una sera vado a letto a stomaco vuoto, importante è che lui, il mio idolo, il mio amore, abbia sempre tutte le prelibatezze che desidera. Io posso anche morire, importante è che viva lui. Certo, porca miseria, se muoio, perderà il mio voto, ma lascerò scritte le mie volontà: figli mie cari continuate a votare sempre per Silvio, anche se vi troverete con le pezze al sedere.

Veronica Tussi



Lunedě, 20 ottobre 2008