Lettera
Le preoccupazioni del Signore

di Attilio Doni

Caro direttore, riporto solo un passo dell’intervista a Paola Binetti sul Corriere della Sera del 23 dicembre: "In quale altra occasione ha ringraziato Dio per l’ aiuto ricevuto? «Nel referendum sulla fecondazione assistita. Caspita se avevo pregato molto. E mica solo io! Avevamo tutti contro e invece vincemmo»...Non è difficile pensare al Parlamento come a un luogo dove si manifesta la Provvidenza? «No, io ne vedo i segni. Uno dei modi più belli in cui agisce è nel cuore delle persone».
L’intervista non avrebbe bisogno di commenti. Mi limito solo a far osservare che il buon Dio doveva essere molto distratto se non ha ascoltato le preghiere del papa, dei vescovi, di tutti i sacerdoti, monaci e monache, e di tutti credenti come Paola Binetti, al tempo dei referendum sul divorzio e sull’aborto. E a chiedermi come mai la Provvidenza non abbia agito in "modo bello" nel cuore dei parlamentari della Spagna o di altre nazioni europee. Forse Paola Binetti, ascoltando l’appello di Bendetto XVI a Natale: "Salviamo la terra maltrattata", al quale bisognerebbe aggiungere "salviamo i popoli maltrattati"; forse dando uno sguardo al mondo intero, ai milioni d’individui che muoiono di fame e di sete, alle donne e ai bambini uccisi e sfruttati, alle guerre in atto che producono morte e sofferenza, potrebbe rendersi conto che ben altre sono le "preoccupazioni" del Signore.


Attilio Doni



Mercoledì, 26 dicembre 2007