Lettera
L’ INCONCLUDENZA DI GRILLO
di Giovanni Dotti
Con una risposta del nostro direttore
Ieri abbiamo assistito all’arroganza pretestuosa e volgare di Grillo nell’incontro in diretta con Renzi. Oltre al metodo “antidemocratico” da lui esercitato, non ne condivido i contenuti per diversi motivi:
Personalmente dubito di questi salvatori della patria, che non vogliono confrontarsi con nessuno e che vogliono dettare solo la loro legge, sia ai loro adepti che agli altri. Potranno anche riscuotere un certo consenso, ma effimero, tra il popolo illudendolo con promesse che non riusciranno poi a mantenere.
Perché piuttosto Grillo non pensa di mettere a frutto il consenso fin qui ottenuto sostenendo almeno alcune di quelle Riforme che Renzi cercherà tra mille difficoltà di portare avanti, facendo votare dai suoi in Parlamento di volta in volta quei provvedimenti che riterrà utili per il Paese, anziché mettergli sempre il bastone tra le ruote? Perché questo vorrebbe, ne sono sicuro, la maggioranza degli elettori che lo hanno votato. E che, così facendo, certamente scontenterà perdendo buona parte di quell’ampio consenso che sull’onda della protesta aveva ottenuto.
Varese, 20 febbraio 2014
Giovanni Dotti
Risponde il direttoreGentile Dotti, la sua lettera rispecchia ciò che i mass-media, nella loro totalità e con qualche eccezzione, vanno ripetendo da mesi e mesi. Renzi viene descritto come il salvatore della patria e Glillo come il suo affossatore. Renzi sarebbe quello che vuole le "riforme", Grillo quello che le vuole affossare. Come abbiamo più volte detto non siamo dei fan di Grillo, ma per noi questo schema è inaccettabile, falsa la realtà perchè non parla dei contenuti veri di ciò che Renzi e chi gli sta dietro vogliono fare e di quale ruolo effettivamente sta giocando Grillo ed il suo movimento in questo momento. Si parla di "riforme" ma di cosa si tratta? Grillo accusa Renzi, giustamente, di avere dietro le grandi banche ma poi non ne fa un elenco e non dice, e noi siamo sicuri che lui lo sa, quali operazioni finanziarie sono in corso e verranno realizzate dal prossimo governo sulle spalle dei cittadini, sempre i soliti, i lavoratori e i pensionati. Le "riforme" le ha scritte il giornalista Friedman nel suo libro "Uccidiamo il gattopardo". Vogliono cancellare, per esempio, la cassa integrazione in deroga, e ridurre ancora di più lo stato sociale, ed il toscanaccio Renzi, come lo chiama lei, è d'accordo. Non vogliono fare una patrimoniale, che colpirebbe i ricchi, perchè la destra e Berlusconi non vogliono, ma i soldi allora da chi vogliono andare a prenderli? Dai soliti, dai lavoratori e dai pensionati. Vogliono continuare a dare ai ricchi prendendo dai poveri. Allora è inutile cadere in quello che è un puro e semplice gioco delle parti, che serve a tenere buone le persone disperate e ad orientarle verso i soliti noti, quelli che li manipoleranno e gli diranno come e per chi votare affinchè i ricchi possano continuare a diventare sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. E' questo quello che vogliamo? Noi crediamo di no. Noi crediamo che l'unica strada sia quella, finalmente, di togliere ai ricchi per dare ai poveri. Ecco quando qualcuno proporrà chiaramente questa cosa e rifiuterà di continuare a finanziare i ricchi con i soldi tolti ai poveri, solo allora noi lo sosterremo. Fino ad allora, cioè fino a quando la giustizia sociale ritornerà ad essere l'elemento fondamentale della nostra società, così come è scritto nella Costituzione del 1948, noi rifiuteremo gli schemi creati dai mass-media per continuare a manipolare le menti e ridurre a zero la capacità critica degli italiani. Di uomini soli al comando ne abbiamo avuti già troppi e hanno portato solo lutti e miseria ed è ora di dire basta. Cordiali saluti Giovanni Sarubbi Giovedì 20 Febbraio,2014 Ore: 18:11 |