Lettera
La tragedia alla base di Fort Hood in Texas

di Stephanie Westbrook, Roma

Leggendo della tragedia alla base di Fort Hood nel mio Texas, dove un  soldato ha ucciso 11 dei suoi commilitoni e ne ha feriti 31, non potevo non  pensare alla mia breve esperienza a Fort Hood.   Era l'estate del 2006. Stavo a Camp Casey a Crawford, Texas, davanti al  ranch di Bush nell'accampamento di Cindy Sheehan, madre che ha perso il  figlio in Iraq. Era il secondo anno per Camp Casey. Questa volta Bush  aveva scelto di trascorrere le vacanze altrove, il ché ci ha lasciato con più  tempo libero.
 Fort Hood, la più grande base armata negli Stati Uniti e dove passa la gran  parte dei soldati destinati alla guerra, si trova ad un ora e mezza da  Crawford. Abbiamo deciso di andarci per dare informazioni ai soldati.  Avevamo con noi dei veterani della guerra in Iraq e volantini della GI Rights  Hotline, un'associazione che fornisce assistenza ai soldati, anche su come  uscire dall'esercito.
 Ci siamo posizionati a cento metri dall'ingresso della base nel pomeriggio al  momento dell'uscita. Mi aspettavo di trovare un ambiente ostile, ma non è  stato così.   Avevamo cartelli con un messaggio molto semplice, "Non devi andare". È  bastato perché molti soldati si fermassero per saperne di più, anche in  divisa, violando il codice militare e sotto gli occhi della guardia all'ingresso  della base. Alcuni passavano in macchina e ci facevano il simbolo della  pace. Altri si fermavano il tempo necessario per copiare il numero verde per  la GI Rights Hotline scritto in grandi lettere sul nostro furgone. Si sono  fermati anche familiari di soldati per prendere materiale da portare a casa.
 Fort Hood ha il più alto tasso di suicidi di tutte le basi statunitensi.  Nidal M. Hasan, il soldato che ha ucciso i suoi commilitoni, aveva passato  sei anni, dal 2003 al 2009, come psichiatra all'ospedale militare di Walter  Reed a Washington. Curava i soldati con la sindrome da stress post- traumatico. Era prossimo ad essere inviato in Iraq.   Sono passati più di tre anni. Allora i Repubblicani controllavano la Camera,  il Senato e la Casa Bianca. Ora i Democratici hanno la maggioranza. Ma  sono sicura se dovessi andare di nuovo davanti a Fort Hood con lo stesso  cartello, la scena sarebbe quella di tre anni fa.  
 
 Stephanie Westbrook, Roma  


Venerd́ 06 Novembre,2009 Ore: 16:36