Lettera
Moratoria sugli aborti moralmente illeciti

di Francesca Ribeiro

Gentile direttore,
perché nessuno ha protestato in Italia per la moratoria sulla pena di morte, mentre a tanti la proposta di moratoria sull’aborto ha dato tanto fastidio? Io credo che il motivo principale stia nel fatto che l’ultima ha creato confusione, giacché sembrerebbe riferirsi a qualsiasi caso, anche alle circostanze in cui l’aborto è strettamente necessario. La prima dice: non bisogna mai condannare alla pena capitale; la seconda non può dire: non bisogna mai abortire. Però sembra lo dica. Probabilmente la proposta formulata in maniera diversa (es. "Moratoria sugli aborti moralmente illeciti"), non avrebbe dato fastidio a nessuno. Del resto le differenze tra la pena di morte e l’aborto sono evidenti. La prima, per l’appunto non è mai necessaria; l’aborto può essere necessario. La prima può essere dettata da spirito di punizione, vendetta, odio. All’origine dell’aborto non può esserci odio, giacché non si può odiare un essere non ancora nato. Non si può condannare a morte per amore; l’aborto può anche avvenire per amore verso il concepito, qualora sia destinato ad una vita sommamente infelice. L’abolizione della pena di morte non compromette la libertà di nessuno; l’abolizione dell’aborto può compromettere la libertà soprattutto delle donne.

Francesca Ribeiro



Lunedì, 03 marzo 2008