Lettera
Genova in ginocchio.

di Renzo Coletti.

Dopo la sentenza del tribunale genovese, per i fatti accaduti durante il G8 a Genova nel 2001, la città è ancora in ginocchio rispetto al suo ruolo storico di città medaglia doro per la resistenza anti nazzista, ma anche per i fatti del 30 Giugno del 1960, in cui veniva impedito al Movimento sociale il congresso nazionale nella nostra città.
Se non riusciremo a rimuovere la situazione e ricondurre le forze politiche ad un ripensamento su questa sentenza che è una vergogna nazionale, avremo dato il via libera a ogni forma di soppruso e violenza sia fisica che giuridica.
La vergogna si amplia in una posizione inconcepibile e anti democratica, che il nostro sindaco: "Marta vincenzi" , ci ha proposto con la sua dichiarazione alla stampa. Secondo il nostro Sindaco, Genova deve andare oltre i fatti del G8, e dimenticare e quindi porre fine alle polemiche.
La gravità di una dichiarazione del genere è ovvia e scontata. Se Genova accetterà questo, vuole dire che qualsiasi cosa da oggi in poi ssarà proponibile e passerà ogni barbaria che ci verrà proposta.
In questo caso, come in mille altri, vorrei vedere il mondo islamico scendere in piazza in forze, al fianco del popolo italiano e della cittadinanza genovese. Un primo passo insieme e su temi concreti di libertà e giustizia, sarebbe la carta vincente per iniziare un vero dialogo e un primo avvicinamento concreto del mondo Cristiano alle tematiche comuni della giustizia e contro ogni repressione. Lottare insieme è motivarsi con la stessa Fede e la stessa volontà. forse avremo con il tempo la possibilità di essere perdonati per la nostra latitanza nei confronti dei popoli islamici.
Questo è il mio augurio e la mia speranza.
Un abbraccio fraterno.


Renzo Coletti.



Marted́, 27 novembre 2007