Lettera
Fine del mondo imminente...

di Attilio Doni

Gentile direttore, il 31 marzo un noto grande quotidiano ha pubblicato la lettera di un Testimone di Geova che preannuncia "l’imminenza del ritorno di Cristo" e ci avverte che l’Agnello, che sarebbe il Cristo, "è molto adirato". Fa una certa impressione vedere pubblicate con disinvoltura, nel terzo millennio, simili balordaggini. Eppure è noto a tutti che i Testimoni di Geova più volte hanno predetto la fine del mondo, indicandone la data precisa: prima per il 1914; poi visto che il mondo non finì: 1918; poi, visto che il mondo non finì: 1925; poi 1941 ed infine 1975. Ora, resi saggi finalmente dall’esperienza, si limitano a dire che la fine del mondo e quindi il ritorno di Cristo è imminente. Eppure sono noti anche i versi di Matteo: "Allora se uno vi dirà: «Ecco il Cristo è qui!», oppure: «E’ là», non ci credete. Sorgeranno infatti falsi messia e falsi profeti” (cf Mt 24, 23-24). Superfluo ogni commento sul "molto adirato".

P. S. Il quotidiano è "La Stampa".

Attilio Doni
Genova









Venerdì, 04 aprile 2008