Lettera
Le false feste religiose

di Giovanni Carbone

Signor P. C.,
l’ho considerata per lungo tempo padre e ho avuto di lei rispetto come uomo a servizio di Dio. Oggi chiaramente non nutro più gli stessi sentimenti. Le dirò che con il suo modo di professare la Verità, comune a tutti gli altri ecclesiastici, mi ha allontanato dalla Chiesa ma non da Dio al quale dirigo con convinzione tutte le mie energie vitali. Anche quest’anno ha avuto luogo la festa esclusivamente pagana in onore, si dice, di S.Anna, che, a mio avviso, non credo possa gradire la squallida e becera manifestazione, con presunzione, definita religiosa. La gente, che volentieri frequenta la sua parrocchia, non ha applaudito S.Anna al suo passaggio, ma i fuochisti - attivi in ogni rione del luogo - per la loro specifica abilità. Né ho sentito i presenti intonare a S.Anna inni o preghiere per l’occasione. La massa ha atteso con pazienza il passaggio del caratteristico mastodontico carro ogni anno diversamente rinnovato, portato a spalla da squadre di poveri disgraziati desiderosi di propiziarsi il buon Dio e meritarsi con questo indicibile sacrificio il Paradiso! Proprio quelli che evitano i lavori pesanti anche se disoccupati. Proprio quelli che hanno poco rispetto del vicino e del vicinato. Quelli che dell’ambiente e dei rifiuti differenziati sono poco accorti. Quelli che sonnecchiano a sentire la sua snervante lunga e ripetitiva omelia. Quelli che divorziano dopo solo pochi anni di matrimonio e sono i genitori di bulli o giovani poco inclini alle buone maniere.
Certo che sono innumerevoli le feste religiose popolari, come quella dei Gigli di Nola, per esempio. Per tutte sono previsti i fuochi d’artificio, vero oltraggioso insulto alla miseria. Che dire del rispetto zero riservato agli animali? O agli anziani, agli ammalati, a quelli che non amano rimanere imbottigliati nel traffico? La gara è tra gli sponsor: vince chi spara di più e dispone di fuochi che si possono udire a distanze veramente ragguardevoli a scapito dei residenti che sono costretti a tapparsi le orecchie. I disagi creati dallo spettacolo per niente ortodosso sono tanti. Per esempio il blocco dell’unica strada, priva di passaggi a livello, che collega la Litoranea con il centro di Torre del Greco, potrebbe essere fortemente pregiudizievole in caso di emergenza. Ma la folla sembra vaccinata e pronta a subire per tradizione la ricorrenza. Anzi coglie qualsiasi occasione: Natale – capodanno - matrimonio - prima comunione - l’apertura di un’attività commerciale, per esplodere i costosi tuonanti e pericolosi botti. Grazie all’esempio ricevuto dalla Chiesa! A volte anche oltre la mezzanotte è possibile sentire le varie illegali detonazioni. Tanto nessuno parla! Nessuno interviene! Ciò fa consuetudine!
E lei mica tiene a ciò che conviene? La sua esibizione a capo della processione dimostra la validità della sua autorevolezza, palesemente positiva per la massa falsamente acculturata. Il corteo, durante i festeggiamenti, ha lasciato dietro di se una scia di bicchieri di plastica, bottiglie, lattine, torsi di spighe, scorze di meloni e quant’altro. Domani saranno obbligati a nettare gli addetti ai lavori. Poveracci! Anche a loro si è provveduto ad assegnare l’opportuno rispetto. Se sono così duro, gentile signore, comunque rispettabile, perché io ho bisogno di un ovile, di una chiesa aperta sempre, non funzionaria ma pastorale. La Chiesa del fare piuttosto che del predicare. Io, pecora smarrita, ho bisogno del pastore che mi cerca, che m’insegna, mi comprende. Invece trovo la Chiesa aperta ad ore. Il parroco preoccupato del tempio, pronto a preparare le funzioni celebrative, a organizzare i bigotti festeggiamenti.
Non ho dubbi quando affermo che la festa religiosa si ha quando si accendono le luminarie per rendere visibile la vita degli svantaggiati. Quando si riconoscono ad essi i diritti e li si inchioda ai propri doveri. Quando la partecipazione alla festa è ben motivata e partecipata. Ma sono fortunato! In tanto caos il mio obiettivo resta Dio e la mia casa è la sua Chiesa.

Giovanni Carbone
Torre del Greco 26 luglio 2008



Giovedì, 21 agosto 2008