Lettera
Diritto di replica

di Giovanni Carbone

Grazie innanzi tutto a tutti indistintamente, per aver voluto prestare attenzione agli elaborati e ad essi aver voluto collegarsi. Porsi in discussione significa, a mio avviso, aver voglia di essere tra gli altri attivamente, di manifestare le proprie idee per far cultura, per perfezionarle, con la disponibilità a vederle anche eventualmente respinte con giusta ragione.
“Ama il prossimo tuo come te stesso”.
L’incontrovertibile assunto pretende che debba amare prima me stesso perché possa quindi amare gli altri. Considerati gli sforzi che pratico al fine di volermi bene, posso abbastanza tranquillamente escludere di non volerne per il Papa, per la Chiesa cattolica o per le altre confessioni, per i politici, per chi rema contro e quant’altri.
Chi non vuole bene alla propria mamma? Ho adorato la buonanima. Sapeste quante volte l’ho contestata! Intervenivano alcuni dei miei fratelli (siamo sette) scioccamente a difenderla! Oggi posso dire di capire qualcosa di più perché ho fatto frutto delle lezioni che mi sono meritato, quando ho avuto torto ed anche mia madre ha colto le occasioni per allargare i suoi orizzonti. Non ci sarebbe stata crescita con un rispetto passivo, bigotto.
Mettiamo: l’apice della piramide, Napolitano, il Presidente della Repubblica, afferma dal suo pulpito, in occasione di una festa ufficiale, che l’organizzazione statale non rappresenta un centro di potere! Chi potrebbe avallare tanto? Con tutto il rispetto, io direi: il Presidente sta farfugliando. A cosa servirebbe tacere? Il Popolo sovrano sceglie i suoi rappresentanti per l’organizzazione statale e questi gli devono dar conto, lo stesso Capo dello Stato. Io credo di appartenere al Popolo italiano e ad un insieme religioso, possibilmente aperto e non settario. I vertici mi devono spiegazioni, poco conta attraverso quali canali.
Un datore di lavoro assume un dipendente con un contratto che prevede diritti e doveri. In caso d’inefficienza, il titolare ha il diritto di richiamare l’impiegato al proprio dovere, ma anche il subordinato può far valere la propria voce se il suo dirigente dà i numeri!
Il Popolo dei fedeli fa la Chiesa. Il rappresentante di Dio richiama alle proprie responsabilità l’accolito, anche i fedeli possono volersi ribellare al Pastore poco autorevole. I farisei preferiscono rispettare incondizionatamente l’uomo, sempre imperfetto, qualunque incarico investe, ignari che la contestazione non indica disprezzo, odio.
In Italia la politica vigente vacilla. Fa acqua da tutte le parti. La popolazione non sa cosa fare. La rappresentativa opposizione è inaffidabile. Tra i cittadini c’è chi si fa’interprete delle sofferenze patite dai cittadini e grida nelle piazze “A casa i politici giudicati”. La loro sostituzione con altri meglio selezionati potrebbe favorire un’adeguata ripresa amministrativa.
Beppe Grillo è un qualunquista! Ma chi crede di essere? Certamente diventa scomodo. Per questo bisogna avversarlo. Poco importa in che maniera. Personalmente m’insedio tra le sue fila e tento di incoraggiare qualcun altro capace di tanto e di più. Non essere tendenti al top perché? Vado dal salumiere. Questi mi da un prodotto scadente e ad un prezzo duplicato. Io mi sto zitto. A che serve? In verità io gli chiedo il corrispettivo del preteso.
Il sociologo Marcel Mauss con il Saggio sul Dono evidenzia la legge della reciprocità e dello scambio come regola sociale fondamentale: il dono e lo scambio basati sulle regole del “dare, ricevere, ricambiare”. Le mie contestazioni vogliono rappresentare il contributo che offro al fine di ottenere una “sana” politica e un “praticato vangelo”. Lo Stato legifera: Non si ruba! OK. Ma deve dare il lavoro a tutti e ancor prima una buona scuola. Poi deve garantire una giustizia rapida ed efficace. Altrimenti lo Stato fa demagogia. Per il bene di tutti gli esseri umani, sogno la chiesa del fare, del grembiule, aperta, comprensiva, pluralista. Scoraggio la chiesa retorica, aristocratica, chiusa, bigotta, fondamentalista. Dico ciò per diritto di replica. Chi lo ritiene utile, non esiti a chiedere di essere cancellato dal mio indirizzario. In allegato le amare reazioni a “Preferisco insistere piuttosto che tacere”

Giovanni Carbone


Le Amare reazioni
Ciao Giovanni,
cortesemente vuoi cancellare dalla tua mailing list segreteria@...onlus.org? Grazie 10 sett. ’07

Grazie delle tue riflessioni che mi aiutano sempre di più a capire. Viviamo in un mondo dove primeggia l’ immagine la quale oscura le vere realtà della vita umana. Insistere e non tacere ... ne farò tesoro. Saluti. N. Giuseppe 10 settembre ’07

Salve, ho sempre apprezzato i tuoi scritti, ma questa volta era meglio che tacevi! Cordialità R. 11 settembre ’07

Un gruppo

Carissimi amici, mi permetto di scrivere in questa mail list, dopo più di tre anni, da quando sono stato attaccato da qualche illustre scrittore di questa mail list, solo per aver detto che era bene evitare le polemiche sull’sms che la presidenza del consiglio allora presieduta dall’On.Berlusconi, aveva inviato a tutti gli italiani ricordando le elezioni europee del 2004, cosa per cui il sopraccitato presidente non è stato mai condannato da chi di competenza. Vorrei soltanto ricordare che la gente che voleva condannare Berlusconi ( di cui non sono un ammiratore ), chiese con insistenza l’invio di un sms che ricordasse il referendum sulla procreazione assistita, ma questo non fa notizia, come non fa notizia lo spreco di denaro pubblico per la vita politica del nostro paese, sia che ci sia la destra o la sinistra al potere,ma dobbiamo interessarci di quello che scrive Giovanni Carbone giudicando il SANTO PADRE. Pazienza noi andremo avanti lo stesso, anche se adesso non c’è chi attacca Berlusconi in questa mail list, perché gli farebbe solo pubblicità come ha fatto per tanti anni a Prodi attaccando Berlusconi; Ma i Dico chi li vuole portare in discussione in parlamento? Perchè di questo autorevoli scrittori di questa mail list, non scrivono mai niente? E’ facile attaccare la Chiesa, ma noi vi ringraziamo cari amici che ogni tanto ci donate qualche persecuzione. Vi ringrazio in anticipo per gli attacchi e gli insulti che riceverò e saluto con affetto tutti quelli che vogliono che si discuta e non si faccia politica di parte, o si attacchi chi ogni giorno come il santo padre s’impegna per la Pace affermando cose infondate. Ciao a tutti Don Caio 11 settembre ’07.

Giovanni, perdonami, ma le tue mail sono sempre di più un coacervo di luoghi comuni, tristi e incattiviti. Ti invito ad esercitare quella virtù che tu tanto decanti ma che è aliena da te milioni di km: l’idipendenza di giudizio. Tu scambi le cattiverie con l’indipendenza. Qulunque foglietto anticattolico sarebbe capace di scrivere, senza sforzo, i tuoi pensierini sui raduni giovanili cattolici e sul Papa. Non perdo tempo a confutarli: il costo del palco... il Papa in Sicilia (*** ma hai idea di quanto conforto e bene ha fatto la visita di Giovanni Paolo II nella Sicilia dei primi anni ’90???? ***). Ti invito ad uno sforzo intellettuale più alto: c’eri a Loreto? No. E allora di che cavolo parli??? Per sentito dire non sparlare del Papa, merita rispetto. Per sentito dire non sparlare della Chiesa, che lavora da 2000 anni nel silenzio. Questa mailing list, che come tutte le mailing, vive ora un momento di crisi, resta comunque un potenziale ponte di collegamento tra giovani …

sparsi nel mondo. Nasce in ambito cattolico ma è felice di ospitare anche chi non crede. Non vuole però ospitare pistolotti anti Papa e anti Chiesa Cattolica, che suonano di già visto e sentito mille volte. Ti invito pubblicamente, ed è l’ultima volta, a cambiare tono e argomenti. Al massimo argomenta in forma di dibattito, poni domande, ma qui non ospitiamo i tuoi articoli che altri rifiutano. Prendersela con la Chiesa cattolica è un facile gioco al quale questa lista non vuole partecipare, pur coscienti che sotto il velo della madre e maestra Chiesa, tante persone si sono macchiate di peccati gravi. Noi siamo Chiesa, però, l’amiamo e nelle tue omelie laiche non vedo correzione fraterna ma polemiche trite. Per quelle, qui non c’è spazio. Grazie. R. C. 11 settembre ’07

Don Caio, ho appena spedito una mail in cui invito Giovanni Carbone a non scrivere più le porcherie che ha firmato in questi mesi. è già il secondo avviso che gli mandiami. Non ce ne sarà un terzo. La prossima volta lo escludiamo dalla lista. Sono d’accordo con te e ti ringrazio per la tua mail. I complimenti vanno a te e a quelli che come te hanno il coraggio di amare la
Chiesa in pubblico. Non se ne può più delle critiche alla Chiesa e soprattutto delle critiche dei
cattolici alla Chiesa. Si danno arie di evoluti, sono tristissimi reazionari, invece, dediti al luogo comune. Ricominciamo da qui. Ancora grazie!! R.C. ps: mi firmo co-moderatore perchè questa non è solo la mia opinione ma è strutturale rispetto alla ML. ps2: e tutti gli altri cosa ne pensate? sarebbe interessante sentire il vostro parere.

Don Caio, ho appena spedito una mail in cui invito Giovanni Carbone a non scrivere più le cose che ha firmato in questi mesi. è la seconda volta che glielo diciamo. Non ce ne sarà una terza, la prossima lo escludiamo dalla lista. Sono d’accordo con te e ti ringrazio per la tua mail. I complimenti vanno a te e a quelli che come te hanno il coraggio di amare la
Chiesa in pubblico. Non se ne può più delle critiche alla Chiesa e soprattutto delle critiche dei
cattolici alla Chiesa. Si danno arie di evoluti, sono tristissimi reazionari, invece, dediti al luogo comune. Ricominciamo da qui. Ancora grazie!! R. C. ps: mi firmo "co-moderatore" perchè questa non è solo la mia opinione ma è strutturale rispetto alla ML. ps2: e tutti gli altri cosa ne pensate? sarebbe interessante sentire il vostro parere. ps3: se questa mail dovesse arrivare 2 volte in Lista, scusate. è solo perchè la prima volta Yahoo non l’ha smistata.

Carissimi tutti, manco da questa ml da tantissimo tempo e confesso di aver un po’ perso il passo delle discussioni avviate. Con altrettanta sincerità -da nota prolissa egocentrica quale sono- devo ammettere di aver letto solo questa ultima di R., perché più breve, e di esserne rimasta incuriosita... Che cosa avrebbe mai scritto di tanto sconvolgente il nostro Giovanni Carbone, a me noto solo di nome (appunto perché molto loquace e dunque a me ignoto nei contenuti)? Scusate, ma attraverso un periodo un po’ sui generis: mi piace catturare qualcosa in superficie, in quanto temo che a volte si rischi seriamente una "sindrome da approfondimento" senza essere adeguatamente attrezzati all’impresa... In questo momento sono così, prendete la cosa per quello che è. Magari è un buon motivo per non leggere neanche me. Caro Giovanni, perdonami, ma proprio non riesco a leggere ciò che scrivi. Non entro nel merito, è che proprio non ho tempo di seguirti. Forse -non te ne avere a male, ti parlo con la sincerità degli amici- non ne ho nemmeno molta voglia. Stavolta mi ci sono un po’ costretta, ma temo non sia stata una lettura attenta e completa. Mi spiace. Mi sa che mi sono persa il meglio delle tue riflessioni, ma proprio non ce la faccio a seguirti. Ho bazzicato qua e là fra le righe, a sprazzi, ed ho trovato sprazzi di considerazioni... Che dire? Sinceramente non mi è chiaro ciò che pensi e, soprattutto, dove vuoi andare a parare (perdona il francesismo). Perciò non credo -e qui rispondo a R. - che le tue siano riflessioni "pericolose" e nemmeno insultanti. Non mi sembrano graffianti, ecco. E neanche stimolanti, in verità. Il palchetto del Papa come centro di potere? Vogliamo parlarne? Per quanto mi riguarda no. Infatti non dico niente. Come -mi sembra- la generalità della mailing list. Poi -e qui continuo il filo diretto con R. - per quanto mi riguarda puoi anche insistere anziché tacere, dato che ti assumi la responsabilità di ciò che scrivi, con meriti e demeriti annessi. Non ci vedo nessuna lesa maestà. Non credo proprio che il Papa abbia bisogno di essere difeso in materia di palchetti. Vogliamo parlare invece della Chiesa come centro di potere? Parliamone, mi sembra una discussione interessante. Nello specifico, tuttavia, non saprei cosa rispondere: non riesco proprio a cogliere il senso delle tue argomentazioni. Forse, ripeto, non le trovo sufficientemente stimolanti per avviarci un dibattito che eviti di risolversi in una sterile zuffa.
Suppongo che chi scrive ambisca ad essere letto... Ecco, per quanto riguarda me, se la cosa è di qualche interesse, io non riesco a leggerti, Giovanni. Quindi -nell’avventurosa ipotesi tu tenessi a dialogare anche con la sottoscritta- mi permetto di esporre quella che allo stato è la mia principale difficoltà circa i tuoi scritti. Ho letto invece l’intervento di don Caio. Semplicemente complimenti, se posso restituire la battuta. Ero coinvolta nella polemica sul famigerato sms e proprio non colgo il nesso con il palchetto del Papa... Colgo piuttosto un senso di stizza generale per le opinioni "politicamente scorrette", vogliamo chiamarle così?, tanto da farne un calderone globale in cui riesumare una vicenda (mi verrebbe da dire un rancore) di ben tre anni fa... Mi permetto di pensare ed argomentare circa gli sms di Berlusconi, i Dico, i Family Day, varie ed eventuali, quando lo ritengo opportuno, non essendo necessariamente obbligata a raccogliere le provocazioni o gli stimoli altrui. Mi auguro che agli "illustri scrittori di questa mailing list" sia consentito esprimere opinioni ed idee anche quando non condivise, senza che il dissenso generi sarcastico risentimento. Ridurre il problema dei Dico ad uno scontro destra-sinistra, ad esempio, mi sembra non molto lontano dal fare del palchetto del Papa l’emblema del potere. Una semplificazione, insomma, per giunta approssimativa. Per me -aggiungo, motivando in parte le ragioni del mio silenzio- non stimolante. Sinceramente, R. (e mi permetto di dirlo solo perché ci hai sollecitato un parere in merito), credo che l’uso dei luoghi comuni alligni spesso nelle migliori intenzioni, anche quando si prendono le difese del Santo Padre. Il che non significa di per sé rendere un buon servizio alla Chiesa. Un saluto. Tonia 11 settembre ’07

Cara Tonia, nessuno ha detto che non si possono esprimere opinioni diverse, fino a prova contraria viviamo in uno stato laico e democratico, però permettimi, l’esprimere opinioni non significa attaccare chi non la pensa nella stessa maniera, ma tra persone civili si cerca il dialogo, ma ai cari “ illustri” questa capacità manca. Io non ho rancori , ma preferisco rispettare tutti ed esigo rispetto per le mie convinzioni che non stanno ne con Prodi ne con Berlusconi, al massimo con il Papa. Sono un prete cattolico che come tutti i cittadini del nostro paese paga le tasse, non faccio politica, ma posso votare e dire la mia come la può dire la Chiesa che sempre è attaccata quando cerca di difendere la famiglia e la povera gente con “ favole” come quelle degli sprechi, come se la Chiesa o il papa usano i soldi solo per fare manifestazioni. Mi spiace dirlo ma molti hanno occhi e non vogliono vedere. Ciao Don Caio.

Sì Giovanni, aboliamo tutte le manifestazioni che necessitano di un palco:politiche, teatrali, cinematografiche, sociali, sindacali, ecc. Che spreco tutte queste riunioni sociali, tutta questa gente che si ama e cerca di fare gruppo: ognuno se ne stia nella sua casa a vedere la televisione! Un saluto a tutti. Antonio D. L.

Quando R. chiama.. come si fa a non rispondere... Esco fuori dai contenuti del discorrere, per una breve riflessione sulla mailing list. Spesso usiamo la comunicazione verbale (di persona) e scritta (tramite giornali o e-mails) per la mera esigenza di "sfogarci", legittima ma non funzionale. Come quando ci si va a confessare per il semplice gusto di liberarsi di un qualcosa che si ha dentro e non per sondare cosa il Signore veramente ci dice tramite i suoi ministri. Lo stesso in una chiacchierata fra amici: parliamo per necessità personale, senza ascoltare veramente l’altro. Purtroppo le mailing lists non sono da meno, sono spesso una vetrina dove uno entra, dice la sua e se ne va. Se poi uno interviene su un altro argomento.. se è lungo cestiniamo.. se è corto leggiamo, annuiamo o dissentiamo col capo e.. passiamo a fare altro.. che ce ne frega. Oggi il tempo è prezioso, troppo prezioso per rischiare di... perdere tempo a leggere commenti di interesse non comune... Cos’è che ci accomuna?.. Cosa vogliamo comunicare o... metter in comune...? Dunque prima di dare libero sfogo ai nostri pensieri (cmq esistono i blog per questo, o i diari personali), di qualunque genere essi siano, chiediamoci il senso di questa mailing list, quanti la leggono, quanti ci scrivono; chiediamoci quale tipo di comunicazione ci interessa instaurare riguardo il tema che proponiamo e poi... diamo anche noi ad essa un senso se ci crediamo... senza usarla per favore come confessionale o tabernacolo a natale, pasqua o ferragosto... a buon intenditore... M. 11 settembre ’07

Vorrei unirmi a quanto detto da R. gridando anch’io BASTA. E mi riferisco proprio a quanto detto da R. e sottolineao da don Caio: LA CHIESA NON E’ IL CAPRIO ESPIATORIO DI TUTTO.... in particolare da quando, in italia, non governa più la destra (leggi Berlusconi). Finché c’era lui era facile inveirgli contro, anche perché in questa ml una buona maggioranza è di corrente opposta. Ma oggi che quella corrente dovrebbe tirare il carro e non lo fa (almeno non in base ad idee e programmi sbandierati ai quattro venti) si guarda alla Chiesa sperando che possa "accondiscendere ai ragionamenti che oggi in politica si fanno senza badare alle persone alle quali si rivolgono. E non posso accettare il qualunquismo con cui, poi, vengono ripescati quegli argomenti basati sui luoghi comuni che tutto hanno tranne che la voglia di dialogare: vengono anzi buttati lì per tirar corto e dire "è così; non mi piace ma è così". Del "caro" (in quanto persona) Giovanni mi sono fatto una mia personale idea della quale vi svelo solo che ogni mail che manda finisce direttamente nel cestino: inizialmente le leggevo, ma la "propaganda" la gradisco di più in TV..... Non ho ovviamente letto (nemmeno a tratti) l’e-mail "incriminata", ma da come ho potuto capire il suo lamentarsi dei costi di certe iniziative mi trova altamente indifferente: se si confrontano infatti con l’infinito bene che le "opere di carità" della Chiesa producono nel mondo, bhe, non c’è confronto; anzi, in tutti gli Stati (particolarmente quelli governati da chi si professa portatore di un giusto sistema sociale) bisognerebbe avere l’obbiettiva riconoscenza e magari apprendere da essa la vera giustizia sociale!.... e scusate lo sfogo! G. 12 settembre ’07

Don Caio, vengo in pace :) Non mi fraintendere, ma la Chiesa deve essere attaccata. Senno’ che Chiesa è? A me dispiace che in molti casi parli poco, francamente. Non piangiamoci addosso per gli attacchi, fanno parte del "gioco" e noi siamo qui per "giocare duro", o no? Detto questo, con altrettanta onestà, io ho le mie opinioni su Dico e Family Day ed ICI: non sempre esprimo ciò che penso per non scandalizzare o essere strumentalizzata da chi ha interessi diversi dal dialogo e dal confronto. Magari a volte non ho nemmeno il tempo di buttar giù una riflessione seria... che parlo a fare? Quando me la sento dico ciò che ritengo opportuno, me ne assumo la responsabilità e se non ci capiamo pazienza... è la vita! Non è che si possa sempre quadrare il cerchio, no? Comunque credo che invece alla fine ci si intenda. I "cari illustri" vanno aiutati a dialogare, altrimenti cosa ci stiamo a fare in una ml? E poi, guarda, come tu lamenti il modo poco urbano di certe conversazioni, così c’è chi oggi lamenta il modo in cui la Chiesa interviene nel dibattito pubblico. Io penso che su alcune cose dovremmo riflettere tutti ed aiutarci reciprocamente a dialogare. La sindrome da assedio in cui alcuni cattolici si stanno chiudendo recentemente non mi sembra una buona soluzione. Alla prossima. Tonia 12 settembre ’07

M., una ml è secondo me un luogo sciolto dove le conversazioni dovrebbero essere il meno "istituzionali" possibile, perché le istituzioni stanno altrove. Non è che chi non risponde necessariamente se ne freghi. Lo dico dopo aver frequentato molte ml ed aver persino avuto modo di cambiare opinione a riguardo. E’ vero, ci si sfoga. Ben vengano anche gli sfoghi, e le risposte agli sfoghi, e le incomprensioni, e i chiarimenti. E tutto ciò che sa di dialogo e confronto. Questa mailing list mi sembra rivolta ai giovani … su proposta di alcuni giovani … cattolici. I temi non sono esclusivamente ecclesiali, credo. Il target (parolaccia?) è giovanile ma non esclusivamente ecclesiale. Certi luoghi comuni, certe sensibilità, stanno anche sulla bocca di tanti giovani (tu lo sai meglio di me). Potrà mai venire qualcosa di buono dal luogo comune? Sì, se ci aiuta -ad esempio- a riprendere una conversazione un po’ spenta. Non vorrei dire, ma pur non leggendo più molto spesso scarico comunque tutta la posta... Non è che ultimamente abbia visto molto altro oltre al nostro Giovanni Carbone... Quindi lo ringrazio, al di là dei contenuti, per il fatto stesso che abbia qualcosa da dire. A me, pure, che nemmeno lo leggo!! Un abbraccio. Tonia 12 settembre ’07

Concordo pienamente, parola per parola, esempio su esempio. Grazie M. P. 13 settembre ’07



Venerdì, 14 settembre 2007