Lettera
Di chi è la colpa

di Raffaele Ibba

L’agenzia Zenit riporta nel numero di stamani, 20 giugno, questo pezzo. Il Papa denuncia l’esodo cristiano da Terra Santa, Libano e Iraq, provocato dai conflitti in Medio Oriente



CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 19 giugno 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha denunciato l’esodo dei cristiani in Terra Santa, Libano e Iraq a causa della situazione di instabilità e violenza che si vive in questi Paesi.

Allo stesso tempo, ha chiesto il rispetto della libertà religiosa ricevendo questo giovedì in Vaticano i partecipanti all’Assemblea della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (ROACO). Il Papa ha rivolto un “appello ai responsabili delle Nazioni perché siano offerte al Medio Oriente, e in particolare alla Terra di Gesù, al Libano e all’Iraq la sospirata pace e la stabilità sociale nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, compresa una reale libertà religiosa”.

“E’ la pace, del resto, l’unica via per affrontare anche il grave problema dei profughi e dei rifugiati, e per fermare l’emigrazione, specialmente cristiana, che ferisce pesantemente le Chiese Orientali”, ha affermato il Pontefice, affidando i suoi auspici al beato Giovanni XXIII, “amico sincero dell’Oriente e Papa della Pacem in terris”, e invocando “la celeste intercessione della Regina della Pace”.

Nel corso dell’udienza, il Pontefice ha anche confessato la sua soddisfazione per la ripresa del dialogo politico e sociale in Libano e ha chiesto una convivenza pacifica e costruttiva. “Con gratitudine e sollievo abbiamo seguito i recenti sviluppi nel Libano, che ha ritrovato la via del dialogo e della reciproca comprensione”, ha riconosciuto parlando in francese.

Il ristabilimento del dialogo ha permesso che, dopo 19 tentativi falliti, il Parlamento del Paese eleggesse il 25 maggio il Presidente del Paese, ponendo fine a una crisi politica di 18 mesi che era sul punto di sfociare in una nuova guerra civile. L’incarico è occupato da colui che fino a poco fa era a capo dell’Esercito, Michel Suleiman. “Esprimo nuovamente l’augurio che il Libano sappia rispondere con coraggio alla sua vocazione di essere per il Medio Oriente e per tutto il mondo un segno dell’effettiva possibilità di una convivenza pacifica e costruttiva tra gli uomini”, ha affermato.

Benedetto XVI ha ricordato che domenica prossima i cristiani libanese avranno la gioia di assistere a Beirut alla beatificazione del venerabile padre Jacques Ghazir Haddad (1875-1954).

“Toccato dalla Croce di Gesù, questo sacerdote cappuccino si è avvicinato ai malati e ai poveri, e ha chiamato un gran numero di giovani donne a servirli”, ha ricordato il Papa.

“La sua testimonianza tocchi oggi il cuore dei giovani cristiani libanesi perché imparino a loro volta la dolcezza di una vita evangelica al servizio dei poveri e dei piccoli, essendo fedeli testimoni della fede cattolica nel mondo arabo”.


____


Le cose che dice il papa sono semplicemente vere, ma hanno dei responsabili. Gli assassini di cristiani in medio oriente hanno nomi europei, talvolta tinti da cristiani: da Winston Churchill a George W. Bush l’inferiore, passando per Tony Blair l’assassino. Non il papa, certamente, ma qualcuno lo dovrebbe dire. ciao

Raffaele Ibba



Venerdì, 20 giugno 2008