Lettera
Cos’è venuto a fare Cristo sulla terra ?

di Rosario Amico Roxaa

Riceviamo e pubblichiamo


E’ la domanda alla quale è diventato urgente rispondere; possiamo rispondere nel nostro cuore e nella nostra coscienza, ma abbiamo bisogno del conforto di quanti hanno ereditato dallo stesso Gesù l’onere di divulgare la buona novella, la nuova ed eterna alleanza, il primato del Dio dell’Amore in alternativo vincente al Dio degli eserciti.

E’ venuto per mettere in piedi uno Stato, un potere in grado di inserirsi tra i tanti poteri temporali che si contrastano e si combattono a vicenda ?
E’ venuto a istituire una scuola di pensiero con una dogmatica che cerca di imporsi sugli altri dogmi che ne contrastano il primato ?
E’ venuto a fondare un impero economico che si dibatte fra i tanti imperi economici e non sempre con limpidezza morale ?
E’ venuto a imporre una gerarchia fra gli uomini con una netta divisione tra chi può comandare e imporre e chi può solo ubbidire ?
E’ venuto a regolamentare una ulteriore diplomazia che si barcamena tra le altre diplomazie temporali alla ricerca di alleanze, connivenze, che si concludono regolarmente con identificazioni mutevoli a seconda delle evoluzioni storiche del momento ?
E’ venuto per delegare altri uomini a giudicare e sulla base di tali giudizi condizionare l’Amore di Dio, la compassione, la solidarietà, il Verbo ?
E’ venuto formalizzare una lobby che ostenta opulenza e uso di potere ?
E’ venuto a discriminare gli uomini a secondo del colore della pelle, della razza, della religione o, anche, delle tendenze sessuali ?
E’ venuto a scacciare il cammello mentre transita dalla cruna di un ago, per dilatare le porte e consentire ai ricchi il medesimo tragitto ?

Sono queste alcune delle domande che attendono una risposta; una risposta nella quale il cristiano possa identificarsi, identificandosi il cristianesimo nella genuinità del messaggio di Cristo, fuori dai dogmatismi che cercano di alterare le condizioni basilari.


Rosario Amico Roxaa




Mercoledì, 06 giugno 2007