Gentile direttore, un noto quotidiano ha pubblicato ieri (2 aprile) la seconda lettera del generale Alessandro Perrotta, strenuo difensore del battesimo plateale di Magdi Allam. Il generale, riferendosi ai diversi passi del Vangelo, citati da coloro che hanno criticato il modo scelto da Magdi Allam per farsi battezzare, scrive: "Ognuno può trarre dalla Bibbia le frasi che più si confanno alle proprie argomentazioni". Il ragionamento può sembrare giusto ad un profano, ma è ingannevole. E’ ovvio infatti che ognuno può fare le citazioni bibliche che vuole, ma è altrettanto ovvio che nel caso in questione, le citazioni sono lecite solo a condizione che esse siano in pefetta sintonia col Vangelo. Per maggiore chiarezza: un cristiano commetterebbe un errore madornale se per dimostrare la giustezza della vendetta, si appellasse ai versetti: "Se ci sarà danno, le darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente...(Es 21, 23ss), in palese contrasto col Vangelo.

Francesca Ribeiro

P.S. Se ritenete opportuno riferire: il quotidiano è "Il Tempo"; le date delle lettere: 28 marzo; 2 aprile.