Lettera
Chiarimenti per una credente

di Francesca Ribeiro

Gentile direttore,
scrivere direttamente al Papa ed avere un chiarimento penso sia impresa vana, e così scrivo a lei nella speranza che qualcuno possa rispondermi. Il nostro Pontefice ha dichiarato: "Nessuna tecnica meccanica può sostituire l’atto d’amore che due sposi si scambiano come segno di un mistero più grande che li vede protagonisti e compartecipi della creazione. La trasmissione della vita è iscritta nella natura e le sue leggi permangono come norma non scritta a cui tutti devono richiamarsi". Le Scritture (cf Sap 1,13-14; 2,23-24; Gn 2,7; Sap 9,2-3) e il Magistero (cf Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, cap. 1) insegnano però che il mondo così com’è, ha delle imperfezioni, dei guasti che sono da attribuire al peccato dei progenitori e al diavolo. E sarebbe arbitrario pensare che tali guasti non abbiano compromesso anche le leggi che regolano la trasmissione della vita. Ora, se è lecito intervenire con tecniche artificiali (medicinali, operazioni chirurgiche, protesi, ecc.) per rimediare ai guasti che accompagnano tutto il percorso della vita, perchè non dovrebbe essere lecito intervenire con tecniche artificiali per rimediare ai guasti inerenti la trasmissione della vita?

Francesca Ribeiro



Domenica, 11 maggio 2008