Lettera
Chi vuol essere ricco sia!

di Concetta Centonze

C’è chi acquista la sua quindicesima villa e chi, dopo 38 anni di insegnamento riceve una pensione di 1550 euro!
Ma si sa un tempo, i miei, gli statali erano considerati fedeli servitori dello Stato, e per tanto venivano pagati con la considerazione e la stima e non con il "vile" denaro!
Oggi nemmeno quello: pare, anzi, che gli statali debbano essere perseguitati, tallonati, sospettati, puniti!
E da che pulpito viene la predica! Da parte di chi non elemosina con se stesso e, opulento come ghiri sbollentati nel miele, legifera per garantirsi l’impunità, spaccia per rigore il sadismo!
All’inizio dell’estate leggevo sui giornali che il Papa aveva dato una "tiratina d’orecchie" ai ricchi invitandoli a "occuparsi" dei poveri!
Che tenerezza, che candora, che ingenuità! Se questa fosse una civiltà solo un po’ cristiana- che poi vuol dire umana- di poveri non ne dovrebbero esistere: semplicemente.
Certo i ricchi potrebbero continuare ad esistere (fatti loro se non vedono al di là del proprio naso), ma di poveri, affamati, assetati, che vivono in condizioni che la cristiana madre Teresa ha pietosamente soccorso, quelli no! Non dovrebbero esistere dopo 20 secoli di cosiddetto cristianesimo!

Concetta Centonze
San donà di Piave (VE)



Giovedì, 21 agosto 2008